Addio ad Anna Moro-Lin, una vita per l'arte

Anna Moro Lin
VENEZIA - È mancata lunedì scorso l'artista Anna Moro-Lin. Nata a Rapallo nel 29, avrebbe compiuto il prossimo febbraio 93 anni, dopo una vita trascorsa quasi...

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VENEZIA - È mancata lunedì scorso l'artista Anna Moro-Lin. Nata a Rapallo nel 29, avrebbe compiuto il prossimo febbraio 93 anni, dopo una vita trascorsa quasi interamente al Lido, dove ha risieduto fino alla fine. Nota all'estero, dove ha fatto conoscere la sua arte, in città è ricordata anche per la sua generosa e commossa donazione che, nel giugno dell'anno scorso, aveva voluto formalizzare al Comune della sua amatissima città adottiva. Circostanza in cui la donna aveva consegnato venti delle sue celebri opere alla Fondazione Musei Civici, destinandole dove sono tuttora custodite nella sede del Museo - Centro Studi del tessuto, del costume e del profumo di Palazzo Mocenigo. Le sue sono opere riconducibili alla Fiber Art, detta anche arte tessile, corrente artistica che, sviluppatasi a partire dal XX secolo, ha raggiunto l'apice creativo negli anni 60-70 con forme d'espressione disparate.


LA CARRIERA

Moro-Lin, che non si era mai sposata e non aveva figli, ha esordito nel 1978 con una mostra alla Galleria Il Traghetto. Poi l'evoluzione artistica come ricorda Daniela Lazzari, curatrice del catalogo delle venti opere conservate al Mocenigo e la cui famiglia era legata alla vita dell'eclettica artista attraverso l'esigenza di allargare i contenuti e i confini del proprio lavoro; un aspetto, quest'ultimo, che l'ha stimolata a sperimentare sempre nuovi materiali, quali cellulosa, carta, garza, tela nonché nuove tematiche legate anche ai problemi dell'ambiente, come sottolineato da Maria Cristina Marzola, sua conoscente. Una cinquantina le mostre personali realizzate durante l'attività artistica e tante le partecipazioni a workshop internazionali e mostre collettive, Moro-Lin è stata a lungo responsabile in città dei laboratori di arti visive Arci Verdeaqua che suo malgrado è stata costretta ad interrompere causa Covid. «Fatto che ha determinato in lei, donna empatica, che aveva saputo costruire un'estesa rete di relazioni e di solidarietà commenta Lazzari una malinconia e una solitudine nella quale si sentiva reclusa. Tanto da decidere di ritirarsi, a metà luglio scorso, nella casa di riposo Carlo Steeb, dov'è stata assistita con grande cura e dedizionei. La pandemia, con le sue restrizioni, ha interrotto quella che fino al 2019 era stata un'esistenza autonoma». Per sua stessa volontà i funerali di Moro-Lin si svolgeranno, secondo rito laico, in data ancora da definire.

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Il Gazzettino