Ermelinda e Andrea, la love story fucsia-verde fra la presidente e il vicesindaco

Ermelinda Damiano e Andrea Tomaello
VENEZIA - Quanta banalità, dirà qualcuno. Sono belli, giovani, single e in carriera. Per di più si incontrano a palazzo, come in una qualsiasi fiaba della...

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VENEZIA - Quanta banalità, dirà qualcuno. Sono belli, giovani, single e in carriera. Per di più si incontrano a palazzo, come in una qualsiasi fiaba della Disney. Che noia, non c'è nemmeno un marito tradito, una fidanzata tenuta nascosta e poi abbandonata o due schieramenti politici avversari a rendere più frizzanti e shakespeariani i gossip. Eppure, a tenere banco in municipio, è la love-story verde-fucsia, che cromaticamente stona ma nella realtà sembra funzionare benissimo. Dopo settimane di rumor sempre più insistenti, e una prima storia Instagram sibillina che poteva essere scambiata per una delle mille foto istituzionali, a ufficializzare la storia tra Ermelinda Damiano e Andrea Tomaello è un'altra story, pubblicata sempre sui social, per le canoniche 24 ore prima di dissolversi, nel giorno di San Marco, con il bocolo a corredo di un selfie di coppia. Il palazzo non è (se non nella narrazione delle minoranze) quello del re ma Ca' Farsetti.

Lei, presidente del Consiglio comunale, avvocato e tra le candidate più votate nelle amministrative del 2020, a palazzo ci viveva già da 6 anni ma non aveva mai lanciato giù la treccia per chiedere di essere salvata. Lui, lo sconosciuto straniero, era nato, cresciuto, sia politicamente che in senso stretto, a Mirano, ed era approdato a Venezia nel 2020, nel ruolo di vicesindaco. Un matrimonio combinato, potrebbe sostenere qualcuno, conoscendo i rapporti difficili tra i fucsia e la Lega nel primo mandato. Le due forze di maggioranza avrebbero quindi deciso di far fidanzare i loro pupilli per tenere fede al patto di non belligeranza fino almeno al 2025. Ma è tutto molto più semplice e romantico. E chi li conosce conferma che nel tempo libero non passano certo il loro tempo a parlare di lavoro, «se non il minimo, necessario e inevitabile scambio di racconti sulla giornata tipico di tutte le coppie».

E se i due non si sognano nemmeno di confermare la relazione (che dopo quella sola story è tornata nell'ombra, protetta dai pochi intimi), a non lasciare scampo è il recente cambio di residenze di entrambi. Lui si era già trasferito a ottobre da Mirano a Venezia, a San Marco, ma dopo qualche mese ha fatto di nuovo le valigie ed è approdato a Cannaregio, proprio dove è andata a vivere anche lei. La coppia, nel trovare il luogo adatto in cui andare a convivere, avrebbe quindi deciso di dare il suo contributo alla risoluzione del problema dello spopolamento della città storica. Nel frattempo potrebbero diventare vicini di casa anche a Ca' Farsetti. Da sempre, fin da tempi non sospetti, il vicesindaco ha fatto sapere di non apprezzare la sua postazione isolata e privilegiata, al terzo piano, in piccionaia. Non si sa ancora se la sua protesta sarà ascoltata ma si vocifera che sia in allestimento un nuovo ufficio al primo piano, lo stesso in cui trova spazio anche l'ufficio del presidente del Consiglio comunale. 

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Il Gazzettino