Venezia 78, Sorrentino o Schrader: il Leone è affare loro, giuria indecisa

Testa a testa tra Schrader e Sorrentino. Pare che in giuria il Leone d'oro sia una questione tra il dramma politico Il collezionista di carte, uscito da noi la settimana...

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Testa a testa tra Schrader e Sorrentino. Pare che in giuria il Leone d'oro sia una questione tra il dramma politico Il collezionista di carte, uscito da noi la settimana scorsa arrivando già a 200 mila euro, e l'autobiografico e commovente È stata la mano di Dio. La scelta condizionerà poi gli altri premi, a partire dalla Coppa Volpi per il miglior attore.

 

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Sorrentino o Schrader: il Leone è affare loro


Se Schrader, immenso sceneggiatore di Taxi Driver e Toro scatenato, sempre ignorato da Festival e Oscar (una sola nomination nel 2017 per First Reformed), dovesse portare a casa il Leone sarebbe poi difficile che il suo tormentato protagonista Oscar Iaac, mago del blackjack e Texas hold em, ottenga la Coppa Volpi per Miglior Attore. A quel punto potrebbe spuntare l'ipotesi Servillo per lo Scarpetta di Qui rido io di Mario Martone, anch'esso già nelle sale. Sembra che il grande attore casertano, al lavoro anche in È stata la mano di Dio, sia stato molto apprezzato dalla giuria proprio come il film di Martone.

 


TROPPI?

Troppi premi per noi? No. I cinque film erano tra i dieci migliori visti dei 21 in competizione. Kristen Stewart potrebbe con la Coppi Volpi accontentare i fan in giuria del divisivo Spencer di Larraín su Lady D. Il film più divertente e caustico di tutti, Competencia oficial, potrebbe accontentarsi solo della Miglior Sceneggiatura (alte le quotazioni pure di Illusions perdues di Giannoli), mentre L'evènement di Audrey Diwan dovrebbe vincere qualcosa grazie alla capacità di raccontare l'odissea femminile di una francese del 1963 alle prese con una gravidanza indesiderata. Non è da escludere il Premio Speciale della Giuria né uno dei due Leoni D'Argento (Regia e Gran Premio della Giuria). Dipende dal duello tra Schrader e Sorrentino. Quasi certo il Premio Mastroianni per Miglior attore emergente per Filippo Scotti di È stata la mano di Dio.


BIMBO MESSICANO


Occhio anche al bimbo messicano Hatzín Navarrete de La caja di Lorenzo Vigas, bravo a lanciare nuovi interpreti come già ai tempi di Ti guardo (2015), Leone d'oro e anche Premio Mastroianni per Luis Silva, poi però scomparso dai radar. Grandi possibili esclusi? Almodóvar con Madres paralelas (vinse Leone alla carriera giusto due anni fa) e Jane Campion con il suo western sulla repressione sessuale piuttosto ridicolo The Power of the Dog. Ma tutte queste elucubrazioni potrebbero essere smentite stasera dalla giuria di Bong & Co. anche se i premi pesanti per Sorrentino, Schrader e Audrey Diwan paiono ineludibili. Noi tifiamo per il regista napoletano, autore del film più bello di questa Mostra di Venezia, anni luce più scoppiettante rispetto al Festival di Cannes di due mesi fa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino