Grande nave sfiora la banchina, una nuova inchiesta della Procura

 La domanda è una sola: con quelle condizioni la nave poteva abbandonare il porto? Secondo la capitaneria sarebbero state rispettate tutte le procedure previste dal...

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 La domanda è una sola: con quelle condizioni la nave poteva abbandonare il porto? Secondo la capitaneria sarebbero state rispettate tutte le procedure previste dal protocollo, ma gli interrogativi rimangono. Perché i video parlano chiaro: il rimorchiatore devia la rotta persa di quel colosso da oltre 92mila tonnellate, la Costa Deliziosa, diretta paurosamente verso riva Sette Martiri. Maltempo o meno, è evidente che qualcosa non abbia funzionato.


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Quello che tutti vogliono sapere, ora, è che cosa: dal ministro ai Trasporti Toninelli all'autorità portuale, fino alla magistratura.
La procura lagunare, sull'episodio, aprirà un'inchiesta sullo sbandamento della grande nave. Sul fascicolo, al momento, non ci sarebbe intestazione di reato né di nomi. L'indagine si baserebbe su testimonianze e video in rete, ma tutto è vincolato dall'attesa dei rapporti ufficiali di tutti gli enti responsabile a diverso titolo della navigazione in laguna.
Oltre al fronte giudiziario c'è quello politico: ieri sera, con un post su Facebook, anche il ministro Danilo Tonielli ha annunciato un'ispezione in laguna: «Ho già disposto - scrive - una immediata ispezione ministeriale per verificare quanto accaduto a Venezia. Il terzo rimorchiatore che abbiamo imposto è stato determinante per evitare un incidente. Ma non basta. Dopo 15 anni di nulla, siamo vicini a una soluzione per togliere le grandi navi da San Marco. E lo faremo tutelando sicurezza, ambiente, turismo e occupazione». Il ministro si trova, quindi, ad affrontare una polemica per un (quasi) incidente con una nave da crociera a un mese di distanza da quello avvenuto con la Msc a San Basilio. Un bilancio decisamente poco fortunato, rispetto a quello dei suoi predecessori degli ultimi anni.
IL VERTICE
Pino Musolino, presidente del Porto, ha chiesto un incontro urgente con la capitaneria (che sta conducendo le indagini sull'accaduto) per capire cosa possa essere accaduto. La principale preoccupazione, da parte dell'autorità portuale, è capire se siano stati commessi degli errori in fase di comunicazione: per esempio, se il via libera non dovesse essere dato e se fosse, in condizioni meteo del genere, non solo consigliabile ma addirittura obbligatorio rimanere in porto.

«Ci riserviamo di avviare una tempestiva verifica per appurare se la nave avesse ricevuto i necessari permessi e ottemperato alle necessarie verifiche - sottolinea Musolino - di condizioni meteo-marine avverse». Pronto a rinforzare, comunque, le misure di sicurezza in caso dovesse essere necessario. «Per questo riteniamo fondamentale - continua - organizzare al più presto un ulteriore incontro con la Capitaneria di Porto per valutare ed eventualmente sollecitare l'adozione di altre misure per garantire che il traffico navale avvenga in piena sicurezza per la città».
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Il Gazzettino