VENEZIA - L'abusivismo in barca a remi approda a Venezia navigando su internet? Dopo il fenomeno dei taxi acquei senza licenze, arrivano anche i gondolieri abusivi, o meglio,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A testimonianza degli episodi, vi sono numerose fotografie scattate dagli stessi gondolieri, che ritraggono alcune tradizionali barche in legno cariche di stranieri attraversare la laguna. Certo, a Venezia chi possiede una barca può portare chi vuole: parenti, amici ed ospiti. Ci mancherebbe. Ma se il servizio è a pagamento e senza alcun tipo di permesso da parte della pubblica amministrazione, diventa un'attività irregolare. Eppure, spiegano i gondolieri, il servizio a remi c'è, i traghettatori che si aggirano carichi di turisti tra le Guglie e Santa Croce sono sempre gli stessi e pare che, a fronte di controlli, l'escamotage sia quello di affermare che gli ospiti in barca siano parenti o amici del barcaiolo.
Le rive dove questi privati avvicinano i turisti, racconta un gondoliere, sono quelle più "sconte" e con meno afflusso turistico, come San Stae e San Girolamo, ma non è escluso che i visitatori non arrivino lì per caso, ma abbiano già prenotato il tour in barca a remi attraverso internet.
I bancali sollevano l'interrogativo anche su alcuni episodi in cui le imbarcazioni "sospette" a spasso tra i canali riportavano colori e scritte di alcune società remiere veneziane, cariche anch'esse di visitatori e, in alcuni casi, in assetto da matrimonio, che così facendo si sostituirebbero al servizio delle gondole allestite e autorizzate dal Comune.
Il presidente dei bancali di Venezia, Aldo Reato, dichiara di non essere ancora al corrente degli episodi segnalati dai colleghi. A fronte di quella che potrebbe essere l'ennesima attività in nero a Venezia che stavolta mira a sostituirsi alle storiche gondole lagunari, i gondolieri di Piazzale Roma e della Stazione chiedono maggiori controlli e verifiche sulle licenze di chi svolge questo tipo di servizio. Il tutto sullo sfondo delle misure precauzionali e restrittive aumentate dopo l'incidente dello scorso anno in Canal Grande, dove un turista tedesco ha perso la vita per l'incidente tra una gondola e un battello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino