Gli alloggi nati per ripopolare la città trasformati in dimore per stranieri

La zona Ex Junghans
VENEZIA - L'area "operaia" della Giudecca parla sempre di più straniero. Gli anni passano e la tendenza inesorabilmente si conferma: niente più...

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VENEZIA - L'area "operaia" della Giudecca parla sempre di più straniero. Gli anni passano e la tendenza inesorabilmente si conferma: niente più Vianello, Boscolo, Trevisan o Scarpa, ma sempre di più cognomi dalla chiara connotazione straniera. Sintomo di uno spopolamento che incalza, abbassando la quota dei veneziani che non possono (o magari non vogliono) restare nella città lagunare, propendendo per soluzioni in terraferma. Anche se c'è chi una casa la vorrebbe, eccome, ma non se la può permettere a causa del caro-prezzi che coinvolge tutto il centro storico, dove difficilmente si scende sotto i 3500 euro al metro quadro


E così anche la zona Ex Junghans che si trova alla Palanca è ormai quasi tutta presidiata da stranieri, o almeno, lo sono le case. Proprio quelle case che erano state costruite dal consorzio Judeca Nova per agevolare la residenzialità veneziana, vendendole a prezzi convenzionati: 370 gli alloggi previsti, 137 dei quali dovevano essere venduti a prezzo concordato. Trentasette di questi, ad affittare ai veneziani, vennero venduti a libero mercato e ora sono diventati dimore turistiche o di prestigio. Pare una beffa: il quartiere che era nato per i veneziani, è il meno veneziano della città. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino