VENEZIA - Enoteca Venezia potrà mantenere il plateatico in Lista di Spagna. L’ha deciso il Tar del Veneto, con una sentenza pubblicata ieri, accogliendo il ricorso...
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LE MOTIVAZIONI
Ebbene secondo il Tribunale amministrativo regionale, «il ricorso è fondato e merita accoglimento». Le motivazioni sono nette: «L’attività commerciale esercitata dalla società ricorrente, consistente nella vendita nel centro storico di Venezia di prodotti alimentari di qualità (vini, olii, paste, confetture, etc.), ad avviso del Collegio, non contrasta con i criteri dettati dalle delibere municipali che hanno riordinato l’occupazione di aree pubbliche nelle varie zone della città storica». Due i punti cruciali. Il primo: «L’esercizio commerciale gestito dalla ricorrente è posto “anche” al servizio della residenza». Il secondo: va ritenuto «indicativo e non tassativo» l’elenco delle attività che possono avere il plateatico e cioè «vendita fiori, ortofrutta, ittico, macelleria, ferramenta, casalinghi, colori, librai e tutte le attività di somministrazione alimenti e bevande». Per i giudici sarebbe «illogico e foriero di vistose disparità di trattamento» il divieto di proporre sugli espositori esterni vini e confetture, ma non carne e pesce «di facile deperibilità» come invece viene consentito agli altri esercenti di vicinato. Di conseguenza il provvedimento è stato annullato e il Comune è stato pure condannato a pagare duemila euro per le spese di lite.
Angela Pederiva
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Il Gazzettino