Bar e ristoranti, incassi dimezzati e piovono le disdette per pranzi e cenoni

Il controllo del green pass all'ingresso di un ristorante veneziano
VENEZIA - Dopo l’appello dei mesi scorsi ad adottare un ristorante, l’Aepe, Associazione esercenti pubblici esercizi, invita ora a frequentare bar e ristoranti durante...

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VENEZIA - Dopo l’appello dei mesi scorsi ad adottare un ristorante, l’Aepe, Associazione esercenti pubblici esercizi, invita ora a frequentare bar e ristoranti durante le feste natalizie. “Venite… vi aspettiamo – dice il volantino distribuito in questi giorni -. Da noi, dove è normale sentirsi speciale anche durante le feste e il Santo Natale. Mai come quest’anno ritrovarsi per le feste sarà bellissimo. Per un buon caffè che apre la giornata, per una cena in compagnia, per brindare all’inizio del nuovo anno. Non indugiate, vi aspettiamo”.


 

L’APPELLO
«Più che un invito il nostro è un nuovo vero appello – afferma il direttore di Aepe Venezia, Ernesto Pancin - Più del 50 per cento delle nostre aziende è in sofferenza e c’è più di qualcuno che sta cercando di passare la mano e vendere l’attività perché in difficoltà e non più motivato. Ci appelliamo ai veneziani anche per cercare di mantenere i nostri lavoratori: i collaboratori sono la nostra forza, una risorsa per le aziende e non vogliamo cancellare posti di lavoro». La sofferenza nel territorio veneziano, sia nel centro storico che in terraferma, è generale, colpisce allo stesso modo i bar e i ristoranti. «Stiamo lavorando al 50 per cento di quello che si lavorava nel 2018-2019, prima cioè della pandemia di Covid-19 – spiega Pancin -, e questo sia a causa dello smart working, sia per una prudenza ingiustificata, visto che i nostri locali sono pronti ad accogliere i clienti in piena sicurezza grazie ai vaccini e a tutte le misure di sicurezza. Dopo due anni difficili la tenacia e la capacità di sognare un futuro migliore hanno fatto sì che potessimo tornare a incontrarci di nuovo nei locali che sono i luoghi del cuore di ognuno di noi: dal caffè della mattina, al pranzo, alla cena e per festeggiare tutti i momenti della vita. Un mio caro amico, attualmente in quarantena causa Covid, mi ha detto che gli manca tanto il caffè al bar sotto casa e che se Dio avesse avuto a disposizione un ottavo giorno avrebbe sicuramente creato un bar o un ristorante».
 

TURISMO ASSENTE


Pancin spiega ancora come la mancanza di turisti stia fortemente penalizzando le attività e ora, con le restrizioni ai viaggi e la crescita dei contali all’estero, la clientela straniera verrà a mancare anche nelle prossime feste. «Abbiamo già ricevuto numerose cancellazioni di prenotazioni per pranzi e cene natalizi, così come per i veglioni di fine anno – afferma il direttore dell’Aepe – Persino ai bar manca la clientela quotidiana. Si parla in maniera eccessivamente negativa della situazione e di conseguenza cresce il timore, c’è una scuola di pensiero fomentata da notizie allarmistiche. In realtà l’85 per cento del Paese è vaccinato e i luoghi sono sicurissimi. Chiediamo aiuto ai veneziani: restate a fianco alle imprese del nostro territorio. Abbiamo riaperto le attività a giugno e lavorato solo 4 mesi. In questa situazione si riesce a rientrare nelle spese, ma non si può dire di aver guadagnato per tutto l’anno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino