VENEZIA - Nonostante le proteste di oltre 100 dei suoi professori e ricercatori, l'università Ca' Foscari di Venezia ha consegnato la "Honorary Fellowship" al ministro...
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«La gente di cultura prende con ironia quel raffreddamento artificiale nei rapporti legati alle sanzioni politiche. I tentativi di far litigare i nostri Paesi e di dividere la Russia dall'Europa non hanno prospettive perché la cultura ci riunisce», ha aggiunto. La consegna del riconoscimento era prevista per il 12 maggio, ma il ministro aveva cancellato il suo viaggio in laguna ufficialmente, secondo Cà Foscari, «per improvvisi impegni istituzionali».
Le polemiche erano scoppiate alcuni giorni prima, quando oltre cento tra docenti e tecnici di Cà Foscari avevano scritto una lettera sostenendo che «il premio non fa onore all'ateneo ed è inopportuno nei confronti del rappresentante di una università che ha licenziato un insegnante, curatore del padiglione russo alla Biennale di Venezia, per aver criticato la politica estera di Putin». «La nomina era stata vagliata dal Senato Accademico - la risposta di Ca' Foscari - il riconoscimento è attribuito per il ruolo culturale e politico del premiato». Medinski è considerato uno degli artefici della nuova politica culturale putiniana, imperniata sui valori tradizionali in contrapposizione ad una cultura europea vista come sempre più
«depravata». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino