VENEZIA - Il Comune di Venezia potrebbe mettere sul mercato alcuni tra i capolavori detenuti nelle collezioni dei suoi musei per far quadrare il bilancio sempre in profondo...
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Così si parla di mettere in vendita tele come la Judith II Salomè di Klimt e altre opere ritenute non fondamentali per le collezioni. Il sindaco Luigi Brugnaro, però frena pur ammettendo che per far quadrare i bilanci serviranno 100 milioni di euro l'anno: «Per ora non è stata decisa alcuna cessione di opere d’arte di pregio, non esiste alcun elenco, ma in mancanza di altre risorse la necessaria salvaguardia della città potrebbe anche dover passare attraverso la rinuncia ad alcune opere d’arte cedibili perché non legate, né per soggetto né per autore, alla storia della città».
«Le norme del Codice Beni Culturali per evitare lo smembramento delle collezioni pubbliche e garantire la pubblica fruizione delle singole opere chiudono il dibattito - ribatte da Roma il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini - che, visto dall'estero, farà altro male alla credibilità italiana»
Tutti i particolari sul Gazzettino in edicola il 10 ottobre Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino