Peschereccio chioggiotto in difficoltà a Malamocco rifiuta gli aiuti e affonda

Peschereccio chioggiotto in difficoltà a Malamocco rifiuta gli aiuti e affonda
VENEZIA - Il peschereccio «Riccardo T» di Chioggia,, alle prime ore di oggi 18 ottobre, è affondato in laguna dopo aver colpito una briccola in zona Caroman....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Il peschereccio «Riccardo T» di Chioggia,, alle prime ore di oggi 18 ottobre, è affondato in laguna dopo aver colpito una briccola in zona Caroman. Illeso l'equipaggio. Già dalla tarda serata di ieri, alla sala operativa della capitaneria di porto di Venezia, erano giunte notizie relative alla navigazione insolita di un peschereccio di Chioggia il quale, con repentini cambi di rotta, non sembrava essere in grado di rientrare in porto.


Contattato via radio, il conduttore del natante aveva detto di essere all'imboccatura del porto di Chioggia, mentre dalla strumentazione della sala operativa, risultava invece trovarsi all'altezza di Malamocco, nel canale di ingresso, costituendo peraltro intralcio all'ingresso delle navi dirette al porto di Venezia. A dire del comandante, le difficoltà di navigazione erano da imputarsi unicamente ad un temporaneo malfunzionamento di un radar, che era già stato riparato dall'equipaggio. La Capitaneria ha però contattato il mezzo di vigilanza del Mose invitandolo a dare assistenza al peschereccio in attesa dell'arrivo delle motovedette della Guardia Costiera partite da Chioggia e da Venezia. Il comandante del peschereccio, dopo aver rifiutato con risolutezza ogni genere di aiuto, ha detto di voler di ormeggiare a Pellestrina per passare la notte e riprendere il viaggio il mattino seguente. La sala operativa della Capitaneria ha comunque continuato a monitorare il peschereccio che, contrariamente a quanto aveva riferito il suo comandante, appena le due motovedette si sono allontanate, ha ripreso il viaggio finendo poco dopo contro una briccola, affondando. Sul posto è arrivata nuovamente la Guardia Costiera che, con il mezzo vigilanza del Mose, ha salvato l'equipaggio.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino