Pochi bagni e a pagamento: pantaloni abbassati e seduti sul wc a San Marco

Pochi bagni e a pagamento: pantaloni abbassati e seduti sul wc a San Marco
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VENEZIA - Un gruppo di goliardi dell’università di Padova ha messo in scena un irriverente “flash mob” per le calli di Venezia. In una città ogni anno visitata da milioni di turisti, garantire l’igiene e l’ordine pubblico è un compito non sempre facile. L’argomento è tornato recentemente alla ribalta dopo che la cronaca locale ha riportato i commenti indignati di alcuni residenti di fronte all’inciviltà di certi turisti, sorpresi a urinare in pubblico. Nasce così l’idea dello scherzo, volto a sensibilizzare gli spettatori sulle contraddizioni di una città unica per patrimonio artistico ma penalizzata dall’inadeguatezza delle sue infrastrutture di fronte al turismo di massa.



A Venezia i bagni pubblici sono pochi e tutti a pagamento, una condizione che sicuramente non ne agevola la fruibilità, sostengono gli organizzatori. Limitare l’accesso turistico alla città rimane un’alternativa difficilmente praticabile. Diversamente, qualora l’amministrazione cittadina affrontasse il problema mettendo a disposizione dei visitatori servizi più accessibili e gratuiti, ciò sarebbe un bel segnale di civiltà, o quantomeno eviterebbe ai turisti la spiacevole impressione di pagare un dazio anche sui propri bisogni più elementari.
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Il Gazzettino