Picchiato da una banda di ragazzi alle Guglie: torna l’incubo notturno

CANNAREGIO La zona di ponte delle Guglie dove, l’altra notte, c’è stata l’ennesima aggressione notturna
 Accerchiato e malmenato da un gruppo di una decina di giovani. Ragazzi tra i 18 e i 20 anni, stando alla descrizione della vittima, che si sarebbero scagliati contro di lui...

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 Accerchiato e malmenato da un gruppo di una decina di giovani. Ragazzi tra i 18 e i 20 anni, stando alla descrizione della vittima, che si sarebbero scagliati contro di lui senza alcun motivo per riempirlo di pugni e schiaffi, spedendolo all’ospedale.

 
Una di notte, Cannaregio. Un quarantenne veneziano sta tornando a casa. Quando arriva all’altezza del ponte delle Guglie, però, nota un gruppetto di giovani, anche loro veneziani. Che cosa succeda in quei pochi secondi di confronto non è chiaro, quel che è certo è che il quarantenne è da solo, mentre la compagnia di ragazzi è piuttosto numerosa. Il gruppo lo prende di mira, lo strattona e lo spintona, parte qualche pugno. Poi, gli aggressori si dileguano nel nulla. A quel punto, l’uomo chiede aiuto. I poliziotti delle volanti arrivano sul posto e lo accompagnano in pronto soccorso. L’uomo ha riportato ferite lievi, per una prognosi definitiva di sette giorni.
LE INDAGINI
Sul caso, ora, sta indagando la polizia. Si cercherà di capire anche attraverso qualche telecamera in zona se ci possano essere immagini utili a risalire ai responsabili. Altri elementi, al momento, non ce ne sono: all’arrivo degli operatori delle forze dell’ordine, infatti, i bulli si erano già dileguati nel nulla. Il caso in sé, però, non può essere analizzato da solo, va comunque contestualizzato all’interno di una lunga serie di episodi simili che dall’inizio dell’anno hanno caratterizzato le notti in laguna.
BABY GANG
Il riferimento è alle scorribande di quei gruppi denominati baby gang, a partire dalla giovanissima età dei componenti (qualcuno addirittura minore di 14 anni) su cui ultimamente è calata una doppia scura: da una parte le misure del questore Maurizio Masciopinto, avvisi orali e sorveglianze speciale, dall’altra le ordinanze cautelari firmate dalla magistratura in seguito all’inchiesta della squadra mobile. Difficile dire con certezza in questo momento se il gruppo dell’altra notte sia collegato a quelle fazioni. L’età di questi teppisti, però, sembrerebbe essere un po’ più alta rispetto a quella dei protagonisti degli episodi precedenti. Gli investigatori stanno cercando di capire, quindi, se sia un nucleo totalmente indipendente e separato, o se invece siano una sorta di banda di “fratelli maggiori”. L’inchiesta, infatti, ha provato che i gruppi veneziani e mestrini, pur separati, si conoscevano tutti, e spesso passavano serate insieme, con alcuni elementi “fluidi” che spesso cambiavano compagnia. Ovviamente, la polizia cercherà anche di verificare la versione dell’aggredito. Per capire se le cose siano andate veramente come da deposizione o se ci fosse, per esempio, qualche questione in sospeso tra lui e la banda.

Davide Tamiello
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Il Gazzettino