Furbetti del B&b: stanati 14 evasori totali e 100 strutture in nero

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VENEZIA -  «Autentico sottotetto veneziano», «meravigliosa camera con bagno turco», «palazzo gotico superba vista canale», «stupefacente appartamento in ottima posizione sul Canal Grande», «appartamento con vista sulla laguna», «top location Piazza San Marco»: con annunci di questo tipo, nella maggior parte dei casi in inglese anche a Venezia, nell'era del turismo 2.0 e low cost, ma non troppo (108 euro il prezzo medio per notte) ha superato i 10 milioni di presenze nell'anno 2015.

 


Si tratta di offerte rintracciabili sulla rete attraverso i più noti social network del settore turistico. Nel corso dell'operazione, sono stati avviati specifici controlli fiscali nei confronti di 14 persone  considerate evasori totali, con, in aggiunta, l'immediata contestazione delle violazioni amministrative previste dalla disciplina regionale e comunale in materia turistica e, in 7 casi, con l'esecuzione dell'accesso presso il domicilio delle persone fisiche, autorizzato dalla Procura di Venezia. I soggetti finora individuati sono risultati gestori di oltre 100 appartamenti a scopi turistici, totalmente sconosciuti al Fisco ed alla banca dati comunale sull'imposta di soggiorno. Nel contempo, sono state contestate violazioni amministrative ad ulteriori 15 soggetti non in regola con la normativa regionale e comunale in materia turistica. Dal settembre 2015, nei confronti di circa 1.200 soggetti monitorati, sono stati complessivamente constatati ricavi non dichiarati per circa 2 milioni di euro.

"Questa operazione - ha spiegato oggi il sindaco Luigi Brunaro - serve soprattutto a far rispettare le regole a tutti, nella nostra città vogliamo una concorrenza effettiva. Oltre mille soggetti sono stati controllati e tra loro c'era chi non aveva denunciato l'attività di affittacamere e chi non pagava le imposte".  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino