Venezia, nel 2021 per il Covid ha chiuso il 25% delle attività commerciali

Saracinesche abbassate in centro storico a Venezia
VENEZIA - L'impatto della pandemia è stato molto intenso per il commercio di Venezia: nel 2021, il 25% delle attività della città lagunare, infatti,...

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VENEZIA - L'impatto della pandemia è stato molto intenso per il commercio di Venezia: nel 2021, il 25% delle attività della città lagunare, infatti, risulta chiuso. Il dato è restituito da un'analisi urbana e territoriale effettuata dall'università Iuav e presentata stamani nella sede di Confesercenti Venezia. Il dato è ancor più significativo se si considera che nel 2020 la percentuale dei locali non in esercizio si attestava sul 5% del totale. Le chiusure accertate sono 790, e «almeno 472 sono da attribuire agli effetti del Covid», ha spiegato Laura Fregolent, docente Iuav e responsabile del laboratorio di analisi.

«Le 318 attività escluse dal conteggio - ha aggiunto - non possiamo escludere siano state chiuse sempre a causa del Covid. Del resto, si tratta di esercenti che erano riusciti a resistere all'impatto dell'acqua granda del novembre 2019». Ancora più impietoso è il dato, riferito alla primavera 2021, sulle attività dell'area di San Marco. Secondo lo studio, infatti, 232 aziende hanno continuato a prestare i propri servizi, 55 sono state abbandonate e 89 hanno deciso di chiudere volontariamente. Il dato non sorprende «perché aprire un negozio in una zona in cui circolano quasi esclusivamente turisti, quando turisti ce ne sono pochi, comporta degli oneri insostenibili per gestori e proprietari» ha concluso Fregolent. 

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Il Gazzettino