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VENEZIA - L'acqua che esce da sotto la porta d'ingresso dell'appartamento. Nessuno che risponde al campanello, né al telefono. Si teme il peggio. E purtroppo il peggio si è avverato. L'anziano inquilino di 85 anni è stato trovato senza vita: morto nella doccia mentre si lavava. Tra le ipotesi al vaglio del pm di turno intervenuto nella casa di San Lio a Castello, il malore o la caduta accidentale. Dal sopralluogo iniziale si escluderebbero comunque azioni di terzi.
ALLARME
L'allarme ieri poco prima di mezzogiorno.
SOCCORSI
Una volta dentro la tragica verità. In bagno. L'uomo era riverso nel vano doccia, il rubinetto aperto, un evidente trauma al capo. A constatarne il decesso sono stati gli operatori del Suem che si sono resi conto subito che non c'era più nulla da fare, stilando quindi il referto di morte. Avvisato di quanto accaduto, il magistrato si è recato di persona nell'abitazione e ha richiesto la presenza anche della Scientifica per i rilievi, tesi a verificare in maniera rigorosa indizi che possano portare o meno a uno scenario di morte violenta.
IPOTESI
Come detto l'85enne potrebbe essere scivolato accidentalmente o essersi sentito male, perdendo l'equilibrio e sbattendo quindi la testa sul miscelatore dell'acqua. Il decesso, dai riscontri iniziali, verrebbe collocato in un lasso di tempo abbastanza a ridosso del ritrovamento del cadavere. La figlia infatti avrebbe sentito il padre per telefono poco più di un'ora prima del terribile epilogo. In ogni caso a fare definitiva chiarezza sull'episodio saranno gli accertamenti disposti dalla Procura.
La salma, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, è stata trasportata nell'obitorio dell'ospedale civile. Mentre gli agenti della Volante lagunare hanno terminato le operazioni a pomeriggio inoltrato.
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Il Gazzettino