Venezia, i 101 luoghi che devi proprio scoprire: passeggiata inedita tra calli e giardini nascosti

Da Baia del Re, a fondamenta San Girolamo, fino all'ex Convento dei Crociferi, nel volume firmato da Anna Toscano e Gianni Montieri:

Villa Groggia e i suoi giardini
VENEZIA - Si apre con Arzanà, "magia di legno e di mare", associazione che ha sede in uno dei più antichi squeri di Cannaregio, per concludersi con...

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VENEZIA - Si apre con Arzanà, "magia di legno e di mare", associazione che ha sede in uno dei più antichi squeri di Cannaregio, per concludersi con l'effetto di "Stravedamento" diffuso "in ogni dove". Nonostante una successione numerata di luoghi e immagini, si legge come un compiuto racconto il volume firmato da Anna Toscano e Gianni Montieri: "101 Luoghi di Venezia che devi proprio scoprire", pubblicato da Emons Edizioni e presto in libreria. L'invito al lettore è quello di abbandonarsi alla curiosità, passeggiando ad esempio per Baia del Re, estremità a nord-est di Cannaregio, cercando la vicina "Croce con la lancia" in fondamenta San Girolamo, o ancora prendere un aperitivo al tramonto nell'ex Convento dei Crociferi. Impossibile ovviamente dar conto delle cento (più una) proposte, ma "una spesa in stile Liberty" tanto vale farla entrando nell'ex Cinema Italia, magistralmente restaurato e oggi supermarket. Se non manca un saluto alla statua di sior Antonio Rioba, dal naso ferreo, più curiosa è la pompa di benzina al termine delle Fondamenta Nuove. Dal parco di Villa Groggia a Sant'Alvise, al Convento di Sant'Anna in Via Garibaldi, non lontana già fotografatissima è la "Falce e martello e Gesù", insegna di un circolo partitico con edicola sacra a fianco: sorta di rievocazione del mondo dualistico del Guareschi, di Peppone e Don Camillo. Ancora, il complesso dell'Ospedale Civile in campo Santi Giovanni e Paolo, e una rossa panchina in campo San Pietro. Preferibile, inoltre, non calpestare la "pietra rossa" nel sestiere di Castello. Ancora, la "porta d'acqua" di Carlo Scarpa, provvisoria in origine, della Fondazione Querini Stampalia, e lo stadio Pier Luigi Penzo (il turismo "sportivo" è più praticato dagli appassionati di quel che si pensi).

L'ARCO


In campo Sant'Agnese un arco ricorda "Cosa resta di un rio terà", ossia di un canale successivamente interrato. La vocazione della Toscano, nota poetessa nonché autrice dell'apparato fotografico, si ritrova in richiami alle abitazioni lagunari di Ezra Pound e Diego Valeri, o in campo San Giacomo dell'Orio dove è affissa la targa dedicata a Mario Stefani. Vive la città odierna con artigiane seguaci di antiche tradizioni, o in pasticcerie dove "addolcire" ore di passeggiate: con «Non stancarti mai di perderti tra calli e ponti, di voltare l'angolo e di sbattere di fronte a costruzioni inattese». Citato e perno culturale l'Archivio Luigi Nono alla Giudecca. Frutto di una selezione "sentimentale", i luoghi selezionati da Anna Toscano e Gianni Montieri, saggista e coordinatore del Festival dei Matti: «Posti che attraversiamo sentendo da loro provenire la felicità di una storia». A imporsi, tuttavia, è la stessa città: «Venezia racconta, è sempre lei a farlo - concludono - non abbiamo dovuto fare nient'altro che ascoltarla e immortalarla ancora una volta».


 

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Il Gazzettino