Vitalizi, Floriano Pra: «Non è come pensa la gente. Voi non capite»

Ex d'oro: Floriano Pra e Giovanni Crema
BELLUNO - Anche i ricchi piangono. E ricorrono. Al Tar in questo caso, per non subire riduzioni al vitalizio, e alleggerimenti al portafogli. ...

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BELLUNO - Anche i ricchi piangono. E ricorrono. Al Tar in questo caso, per non subire riduzioni al vitalizio, e alleggerimenti al portafogli.


Sono sessanta gli ex consiglieri regionali a cui proprio non è andata giù la legge regionale 43 del 2014, quella che dispone un taglio (variabile dal 5 al 15% e, tra l'altro, valido solo per un triennio, fino al 2017) sui vitalizi maturati anche per pochi anni di lavoro politico. Tutti guidati dall'avvocato (ed ex deputato) Maurizio Paniz.

Tra i ricorrenti, che proprio non vogliono saperne di tagli ai trasferimenti mensili sui conti correnti, anche due bellunesi: Giovanni Crema, già sindaco di Belluno e parlamentare con il Partito Socialista Italiano per ben tre legislature (due alla Camera e una al Senato), dopo aver fatto un giro di valzer anche nel consiglio regionale del Veneto; e Floriano Pra, sindaco di Alleghe prima, assessore regionale poi (al turismo e alla cultura nella giunta Frigo; all'economia nella giunta Frigo; vice presidente nella giunta Bottin; di nuovo al turismo nella giunta Galan), un habitué di Palazzo Ferro Fini, tanto da sedere nel consiglio regionale ininterrottamente per ben 15 anni.

Crema (senza contare il vitalizio parlamentare) percepisce per i cinque anni di incarichi regionali 1.836,57 euro netti al mese. Il taglio previsto sul suo vitalizio sarebbe del 40% (ovvero 734 euro), visto che l'ex senatore ha anche un'entrata mensile per il lavoro svolto tra Montecitorio e Palazzo Madama. Per Floriano Pra (che prende "solo" un vitalizio regionale di 4.114,11 euro al mese), il taglio sarebbe del 10% (ovvero 411 euro).

Sarebbe, appunto. Perché i due ex politici non vogliono riduzioni. In un periodo di tagli lineari agli enti locali, di tagli ai trasferimenti ai Comuni e alle Province, i tagli ai vitalizi non piacciono a chi i vitalizi se li ritrova in banca. Nessuno però spiega il perché. E se i cittadini gridano allo scandalo dei vitalizi, poco importa. «Si tratta di una questione meramente giuridica - taglia corto Giovanni Crema -. La polemica? Non mi interessa. Non ho nulla da dire: ritengo che il consiglio regionale abbia sbagliato con il provvedimento della legge 43/2014 e sarà il Tar a decidere se è davvero così. Se il provvedimento invece è giusto, il cittadino Crema si adeguerà, come ha sempre fatto».


«Non rilascio dichiarazioni - il commento di Floriano Pra -. Dico solo che le cose non stanno come pensa la gente». Chissà cosa pensa davvero la gente? Dei vitalizi e dei politici che li ricevono. «Faccio l'avvocato e non bado all'opinione pubblica - dice Maurizio Paniz, che sta seguendo l'iter del ricorso -. Non si fanno i processi sui giornali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino