Veneto preso d'assalto dai turisti a Pasqua, nonostante il «meteo-terrorismo»

Veneto preso d'assalto dai turisti a Pasqua, nonostante il «meteo-terrorismo»
Prove tecniche di nuova stagione, buona la prima. Secondoil monitoraggio di Federalberghi Veneto, dal punto di vista turistico il ponte di Pasqua è stato un successo...

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Prove tecniche di nuova stagione, buona la prima. Secondoil monitoraggio di Federalberghi Veneto, dal punto di vista turistico il ponte di Pasqua è stato un successo pressoché nell’intero territorio regionale, malgrado quello che l’associazione aderente a Confcommercio definisce «meteo-terrorismo». «C’è fiducia nei prossimi weekend», dichiara il presidente Marco Michielli, seppur preoccupato per il sommerso che si annida nei portali online.


Per quanto riguarda il mare, Chioggia-Sottomarina e Isola Verde hanno sfiorato il tutto esaurito, con 50 strutture aperte su 65. «L’occupazione degli hotel è stata del 75% – spiega il presidente di zona Giuliano Boscolo Cegion – e molti dei turisti che ci hanno raggiunti a Pasqua hanno prenotato già per l’estate». Jesolo ha quasi raddoppiato le aperture dello scorso anno (82 anziché 50), schierando 1.500 addetti e segnando un tasso di occupazione del 70%. Soldout i 30 alberghi su 85 operativi a Caorle, piuttosto affollati anche i 25 su 90 di Bibione, dove per fine mese ne riaprirà anche un’altra manciata: «Confidiamo inoltre nella Beach Volley Marathon – dice il referente locale Silvio Scolaro – il più grande torneo al mondo con 20 mila atleti, che si svolgerà il 19 e 20 maggio».

Ottimismo pure al lago di Garda, dove l’indice di occupazione si è attestato sull’80-85%, con una media di 1-2 notti per gli italiani (saliti complessivamente al 30%, contro un trend annuale del 16%) e di 3-4 per gli stranieri (che per i ponti di Ascensione, Pentecoste e Corpus Domini toccheranno il 90%, per la maggior parte tedeschi e austriaci). «Questa primavera sembra un ottimo trampolino di lancio verso l’estate», afferma il presidente di area Marco Lucchini.


La montagna ha registrato un andamento a due velocità. Bene a Cortina, con pernottamenti medi di tre notti e piste aperte fino al 1° maggio («E chi non scia potrà contare su molte altre occasioni di svago», sottolinea la presidente Roberta Alverà), male nel resto delle Dolomiti («Poca neve, impianti chiusi, brutto tempo», sintetizza il referente Walter De Cassan). Sorridono invece le Terme: 3-4 notti per gli italiani, 7-10 per gli stranieri, soprattutto francesi, con stime del 90% per i prossimi due ponti. E le città d’arte? Venezia si conferma regina con il 95% delle stanze occupate («Ma con 5.166 alloggi messi a disposizione online, c’è un sommerso da spavento», chiosa Michielli, alludendo anche ai 2.000 di Verona). Padova non ha fatto il pienone, ma conta sulla Maratona di domenica prossima. Treviso si gode gli Impressionisti e si prepara agli Alpini: gli hotel hanno già terminato le disponibilità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino