Province, sarà la Regione a pagare i 404 dipendenti in soprannumero

Province, sarà la Regione a pagare i 404 dipendenti in soprannumero
VENEZIA - La giunta regionale del Veneto ha proceduto ad aggiornare il proprio fabbisogno di personale, che sarà quasi totalmente coperto a partire da gennaio 2016 con la...

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VENEZIA - La giunta regionale del Veneto ha proceduto ad aggiornare il proprio fabbisogno di personale, che sarà quasi totalmente coperto a partire da gennaio 2016 con la ricollocazione dei dipendenti in soprannumero delle Province e della Città Metropolitana di Venezia, alla luce di tutte le disposizioni normative intervenute a livello nazionale in questo campo con la legge Delrio.


Lo ha reso noto il vicepresidente della giunta veneta Gianluca Forcolin, dopo che gli uffici hanno effettuato la ricognizione delle effettive cessazioni di personale regionale registrate nel corso dell'anno, comprese quelle previste negli ultimi mesi del 2015.
In pratica di tratta di 404 dipendenti che svolgono attualmente diverse funzioni (anche di polizia provinciale) indicati come non fondamentali e che sarebbero stati interessati alla razionalizzazione delle risorse e quindi con un futuro molto incerto. Questi dipendenti continueranno a svolgere le loro mansioni nelle province, ma saranno a carico di Palazzo Balbi.
La Regione, infatti, provvederà ora a pagare gli stipendi dei quest’anno, che ammontano a circa 28,5 milioni di euro e ha provvedere per gli oltre 40 milioni che saranno necessari al mantenimento di questi posti di lavoro per il biennio 20016/17.
Forcolin sottolinea che la Legge di Stabilità 2015 ha introdotto rilevanti tagli ai bilanci degli enti territoriali ed ha vincolato per gli anni 2015 e 2016 le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato delle Regioni e degli enti locali per le finalità di ricollocazione del personale soprannumerario delle Province e delle Città Metropolitane.
La Regione del Veneto ha disposto il riordino delle funzioni non fondamentali delle Province con la Legge regionale approvata il 29 ottobre scorso (n. 19) all'interno della quale sono state definite anche le procedure di ricollocazione dei dipendenti provinciali soprannumerari.
«Il Veneto - commenta Forcolin - ha dunque adempiuto ai dettami posti dall'amministrazione statale. La nostra capacità assunzionale per gli anni 2015-2016 risulta ampiamente assorbita nell'ingente impegno finanziario che abbiamo assicurato per il riordino degli enti di area vasta».
Il vice presidente della giunta regionale sottolinea anche come «ancora una volta le regioni debbano intervenire con le proprie risorse per colmare delle situazioni create dal Governo centrale».

«Il quale - continua Forcolin - scarica le sue incapacità e le decisioni sui enti locali. Di fatto la Regione diventa un ammortizzatore sociale». «Che cosa accadrà fra due anni? - conclude Forcolin - Non si sa, siamo in attesa che Roma trovi una soluzione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino