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SAN DONÀ - A livello turistico la pioggia degli ultimi giorni ha creato qualche problema nelle aspettative degli operatori turistici, ma sul fronte dell'agricoltura rimane ancora poca cosa. Siccità nel Veneto Orientale, cresce la preoccupazione degli agricoltori. Il timore è quello di rivivere un'estate come quella dell'anno scorso, con danni ingenti alle coltivazioni e imprenditori agricoli costretti a trasportare l'acqua con le autobotti tra i vari campi, aumentando i costi di produzione che già stanno risentendo dell'aumento delle materie prime e dei rincari energetici.
L'APPELLO
Per questo già nei giorni scorsi molti agricoltori del Veneto Orientale hanno incontrato il consigliere della Città Metropolitana Enrico Gavagnin, chiedendo attenzione e sostegno.
COLTURE A RISCHIO
Proprio per la mancanza di acqua molto colture sono a rischio anche nel Veneto Orientale e l'anno scorso i danni nel Portogruarese-Sandonatese sono arrivati a quota tre milioni. Una situazione che rischia di ripetersi anche in quest'annata, aggravando così le difficoltà di un comporto che già sta facendo i conti con i problemi legati all'aumento dei costi di produzioni e dei prezzi low-cost per prodotti importati dal Nord Africa e dai Paesi dell'Europa dell'est. «Siamo disponibili conclude Gavagnin - a dare il nostro contributo a tutela delle imprese agricole del territorio veneziano e del Veneto orientale, poiché sono sempre impegnate a portare nel mercato prodotti di qualità e d'eccellenza».
I RISTORI
Per sostenere le imprese in questo momento di difficoltà potrebbero essere attivati ristori a livello assicurativo. Su questo fronte, proprio Nadal si sta impegnando a livello nazionale sul nuovo Fondo Agricat, che da quest'anno andrebbe a compensare almeno parzialmente, i danni da avversità atmosferiche, siccità compresa.
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