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VENEZIA Nessun assalto alle piazze per l'ultimo spritz. Il virus che non si placa e l'aumento dei ricoveri di persone under 50 fanno paura. Quindi ieri, ultimo sabato giallo prima che il Veneto da lunedì ritorni arancione, non si è replicato l'ammasso di gente che nello scorso fine settimana aveva invaso i centri storici, soprattutto Venezia, ma anche spiagge e località tra i monti. La folla c'è stata, ma nulla di eccezionale da richiedere multe, chiusure e transenne. Ignorati i monti e anche la movida, il flusso è stato sostenuto, ma ordinato, mentre a Belluno e Rovigo è partito lo screening con tamponi tra i più giovani risultati tutti negativi. A Venezia la bomba a orologeria della movida quindi non è esplosa. La situazione in città, contro ogni aspettativa, è rimasta sotto controllo. Le presenze hanno sfiorato quota 20mila, secondo la rilevazione delle celle telefoniche con i sistemi di monitoraggio del Comune. A spezzare la monotonia, solo qualche coro da stadio post aperitivo di alcune compagnie di giovanissimi. A Rialto interni ed esterni dei locali sono rimasti pieni fino allo scoccare delle sei. Nel pomeriggio rissa sfiorata su un vaporetto della linea 1 per una madre e figlia che sono salite a bordo senza mascherina, per riportare all'ordine la situazione è dovuto intervenire il comandante. Presenze moderate anche sulle spiagge: Jesolo, Bibione, Caorle e Sottomarina hanno registrato una giornata normale, senza particolari acuti.
LE CHIUSURE Folla anche a Padova in quest'ultimo fine settimana che profuma di libertà, ma disciplinata.
I TEST Pomeriggio di tamponi ieri pomeriggio all'ora dello spritz in piazza Martiri a Belluno. Centocinquanta i ragazzi che si sono sottoposti all'accertamento risultando tutti negativi. La giornata soleggiata, e l'ultimo sabato di zona gialla, hanno favorito anche il ritrovo in piazza tanto che in tarda mattinata in alcuni bar era necessario mettersi in coda per attendere un tavolino per poter consumare uno spritz. Code anche fuori dai panifici e dalle macellerie. Non c'è stato nemmeno il temuto assalto alle montagne. La giornata più delicata della settimana rimane però la domenica sul fronte degli spostamenti verso il Cadore. Anche a Rovigo è andato in scena lo screening della Regione per controllare l'incidenza del Covid sui giovani della movida. In piazza Vittorio Emanuele II nella tenda allestita dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa in due ore sono stati effettuati 161 test, risultati tutti negativi. Oltre ai giovani volontari, in fila per il tampone anche diversi anziani e famiglie che hanno voluto approfittare della possibilità di verificare la presenza o meno del contagio.
(Hanno collaborato Costanza Francesconi, Roberta Merlin, Silvia Moranduzzo)
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