Emergenza sbarchi, in Veneto i centri di smistamento dei profughi Stop di Zaia: «Abbiamo già dato»

Un barcone di immigrati
VENEZIA - Il Veneto è una delle regioni individuate dal Governo per il piano di accoglienza legato all’emergenza sbarchi. Avrà uno o più hub, ovvero centri di...

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VENEZIA - Il Veneto è una delle regioni individuate dal Governo per il piano di accoglienza legato all’emergenza sbarchi. Avrà uno o più hub, ovvero centri di smistamento "strutturati", in cui saranno trasferiti i migranti in arrivo dal Canale di Sicilia per alleggerire i centri di prima accoglienza siciliani ormai al collasso. È prima volta che la regione entra nella gestione di quella che, con 85mila arrivi da inizio anno, è anche riduttivo definire emergenza.








ZAIA: «IL VENETO HA GIA' DATO» - «La Regione Veneto ha già dato: contrariamente a quanto affermano tanti tromboni, che dicono che qui non accogliamo nessuno, più del 10% della nostra popolazione è formata da immigrati ben integrati, che si guardi piuttosto all'incidenza degli immigrati in altre regioni».



Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dell'inaugurazione del padiglione Jona all'ospedale di Venezia, è tornato a commentare il tema dell'immigrazione. Il governatore ha parlato di «triste esperienza» riguardo ai casi degli immigrati che sono letteralmente spariti, soffermandosi anche sul tema dei venditori abusivi.



«Quel che accade sulle spiagge - ha affermato - è il punto di caduta finale, perché, con norme sbagliate, che lasciano capire che, una volta arrivati in Europa, tutti i problemi sono risolti, diamo vita ad illusioni che mancano di umanità e rispetto per le persone».



«Queste persone, invece - ha proseguito - vanno aiutate a casa loro: noi lo facciamo finanziando pozzi, scuole e imprese attraverso il microcredito. E la Regione, al tempo stesso, condivide azioni forti. Io sono stato il primo a diffondere volantini sulle spiagge per ricordare che è punito penalmente sia chi vende che chi compra da ambulanti abusivi. Se qualcuno lo ritiene un sopruso verso gli immigrati, che villeggi da qualche altra parte, perché è la maggioranza che ci chiede di vivere in tranquillità le proprie vacanze».
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Il Gazzettino