Veneto Banca verso il maxi processo: «Mille e forse più a giudizio»

Veneto Banca verso il maxi processo: «Mille e forse più a giudizio»
MONTEBELLUNA - «Ottocento, forse mille se non di più». Per ora sono previsioni, o meglio ipotesi dei magistrati, ma i numeri di chi potrebbe ritrovarsi con una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MONTEBELLUNA - «Ottocento, forse mille se non di più». Per ora sono previsioni, o meglio ipotesi dei magistrati, ma i numeri di chi potrebbe ritrovarsi con una richiesta di rinvio a giudizio al termine dell'inchiesta della Procura di Treviso su Veneto Banca sono impressionanti. Il termine maxi processo non basta per rendere l'idea. Il Procuratore della Repubblica di Treviso Michele Dalla Costa allarga le braccia e si limita a dire: «Vedremo, per ora c'è il lavoro del nucleo della Guardia di Finanza di Treviso che ha già iniziato ad esaminare le denunce, prendere nota dei nomi, cercare di definire la tipologia di reato: dove c'è una possibile estorsione, dove invece si parla di truffa. Già ai primi di settembre avremo le idee un po' più chiare». 


Le posizione da passare al setaccio sono tantissime. Dentro alle oltre tremila denunce presentate gli azionisti che si sono sentiti truffati da Veneto Banca si fanno i nomi e i cognomi di direttori di filiale, di private bankers, consulenti finanziari e di quei funzionari addetti alle linee di credito che avrebbero, secondo tante accuse, concesso mutui ma soprattutto confermato affidamenti personali e aziendali a fronte dell'acquisto di azioni proposte a 46 euro l'una e finite in meno di due anni a quota zero. A tutto questo ci sono inoltre da aggiungere le denunce presentate ad altre Procure da risparmiatori un po' da tutta Italia, alcune trasmesse a Treviso e per le quali dovrà essere valutato quale sia la procura competente, se quella trevigiana o invece quelle del luogo in cui sono stati firmati i contratti di vendita. Massimo De Bortoli, il sostituto procuratore incaricato dell'inchiesta, lo ammette: sarà un lavoro lungo, da svolgere con pazienza ma soprattutto con grande attenzione...
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino