Bce: ecco chi ha le colpe della crisi I nuovi vertici: no al fondo Atlante

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Tutti gli  «elementi di problematicità» di Veneto Banca «sono ascrivibili in larga misura alle carenze che hanno interessato l'assetto di governance della banca in passato». Lo scrive la Bce (Banca centrale europea) nella lettera inviata al cda dell'istituto, di cui chiede la lettura a soci giovedì in assemblea. «Dopo il ricambio al vertice avvenuto nella seconda metà del 2015 - prosegue Francoforte - Veneto Banca ha avviato un processo di rinnovamento complesso e denso di sfide, essenziale per assicurare in futuro la stessa sostenibilità economica della banca. L'esecuzione completa e tempestiva del progetto 'Serenissima' (che prevede aumento di capitale da un miliardo e quotazione in Borsa) costituisce una tappa cruciale di tale percorso». La Bce sottolinea quindi che valuterà attentamente la professionalità e l'onorabilità del cda che sarà eletto giovedì e in particolare ne verificherà «l'indipendenza, inclusa la presenza di eventuali conflitti di interesse, come previsto dalla regolamentazione vigente. A tale riguardo - conclude la Vigilanza - in sede di valutazione dei requisiti di professionalità e onorabilità, si esamineranno con accuratezza, compatibilmente con l'attuale quadro normativo, l'indipendenza di giudizio dei nuovi consiglieri e la completa assenza di legami con le passate carenze gestionali. Tali aspetti verranno poi tenuti sotto attenta osservazione nel continuo». 


A tal proposito emege che «molti dei candidati» al Cda di Veneto Banca proposti dalla 'lista dei soci' sono «vicini all'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli». Lo ritiene il presidente Pierluigi Bolla in vista dell'assemblea di dopodomani. Che aggiunge: 
«Ad oggi riteniamo che Atlante non sia necessaria» ricordando che «Banca Imi ha garantito l'operazione da un miliardo e sotto c'è un consorzio che si è impegnato a condividere l'aumento». Un consorzio di grande rilevanza internazionale che sta lavorando per l'aumento e la quotazione in Borsa. La lista di candidati per il Cda all'assemblea di giovedì prossimo e presentata da alcuni azionisti sotto il coordinamento dell'Associazione azionisti Veneto Banca e Per Veneto Banca è esposta verso il gruppo «per 958 milioni, di cui 730 milioni rappresentata da crediti problematici, inclusi crediti deteriorati per 382 milioni di euro». 


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Il Gazzettino