Veneto Banca, 7mila soci presenti La Consob impartisce le direttive: 7 giorni al Cda per l'aumento

VENEZIA-TREVISO - Assemblea dei soci di Veneto Banca oggi al Pala Expo Venice di Marghera per il rinnovo dei vertici e l'approvazione del bilancio. Elevato il numero dei soci...

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VENEZIA-TREVISO - Assemblea dei soci di Veneto Banca oggi al Pala Expo Venice di Marghera per il rinnovo dei vertici e l'approvazione del bilancio. Elevato il numero dei soci presenti in sala: oltre 7.000 in proprio o per delega che rappresentano il 40% del capitale. Si sono fatte sentire sin dall'apertura le contestazioni dei soci contrari alla conferma del presidente uscente, Pier Luigi Bolla: quest'ultimo leggendo la lettera relativa all'esposizione verso il gruppo degli azionisti della lista per Ambrosini è stato attaccato da alcuni soci e in risposta ha minacciato di sospendere l'assemblea. «Il bilancio del 2015 dev'essere, per Veneto Banca, un punto di partenza per il rilancio» lo ha sottolineato l'ad Cristiano Carrus.


L'assemblea dei soci di Veneto Banca ha approvato il primo punto all'ordine del giorno, il bilancio 2015: la votazione, partecipata dal 33% circa del capitale, ha registrato il voto favorevole del 78,3% dei presenti, la contrarietà del 6,6%, l'astensione del 12,7%, mentre non votanti il 2,2%. Da segnalare che intanto l'a.d, Cristiano Carrus, rispondendo agli azionisti, ha spiegato che le previsioni sul 2016 saranno rese note al mercato «tra dieci giorni con il prospetto informativo che accompagnerà l'operazione di aumento di capitale e quotazione in Borsa».

Ha poi ripercorso davanti all'assemblea dei soci tutte le vicende che hanno portato all'attuale «grave situazione di crisi dell istituto». «Non serve rileggere pezzi della lettera della Bce, che credo sia indicativa da questo punto di vista», ha detto Carrus sottolineando come «per comprendere meglio i risultati sia necessario ricordare la situazione in cui si trovava l'istituto e come si sia arrivati a un bilancio , che non è il primo ma che auspicabilmente non è certo l'ultimo». «Il 2015 - ha ricordato Carrus - è stato segnato da molti avvenimenti, fra cui la riforma delle Popolari, la nomina di un nuovo ad e, a dicembre, l'ultima assemblea come cooperativa, la trasformazione in spa e le delibere inerenti il processo 'Serenissima', ovvero quello che prevede aumento di capitale e quotazione in borsa. Ci sono poi stati l'elaborazione del piano 2016-2020, l'avvio dei cantieri di ristrutturazione e una rigorosa e decisa pulizia del bilancio».

 


«La Consob ha ordinato al Cda di riunirsi entro una settimana per trattare i termini di chi avrà diritti o a chi potrà accedere all'operazione di aumento di capitale» da un miliardo di euro ha aggiunto Carrus, leggendo il contenuto di una mail ricevuta in mattinata.  Poi  ha letto ai soci la lettera della Consob arrivata lunedì e relativa alla fine dell'ispezione e ha elencato i 5 punti su cui sono emerse le criticità: «Irregolarità nella valutazione dell'adeguatezza delle operazioni; violazione del dovere di comportarsi con diligenza e correttezza; trattazione degli ordini di vendita sulle azioni della banca; processo di definizione del prezzo delle azioni della banca; e comunicazione di dati e informazioni non veritieri. È lo stesso schema usato di recente con la Popolare di Vicenza che scelse di chiedere ai soci in merito all'adesione per l'aumento di capitale non solo la firma del modulo prestampato ma anche una dichiarazione olografa, ovvero un foglio compilato di proprio pugno e con dati anagrafici per accertare la corretta sottoscrizione».

INTESA SAN PAOLO - «Ci aspettiamo che l'operazione vada in porto così come era stata disegnata» e su un'eventuale partecipazione del fondo Atlante «al momento non c'è nessun patto nuovo» afferma il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-PietroSull'eventuale confronto con Atlante e con Veneto Banca il manager aggiunge che «siamo molto rispettosi delle nostre controparti». «C'è l'assemblea di Veneto Banca dalla quale usciranno gli organi societari che amministreranno, con i quali ci confronteremo», conclude il presidente di Intesa Sanpaolo rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno a Milano.

 


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