In Veneto ci sono tutti i presupposti per una buona annata.(((cavallarof))) I "Primi dati e previsioni della vendemmia 2016" sono stati presentati ieri da Veneto...
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Più luci che ombre, dunque, nelle sette province venete. Nel bellunese è previsto un incremento della produzione (+5%) sia per le uve bianche che per quelle nere. In Provincia di Padova il Merlot dei Colli Euganei e dell'Alta potrebbe invece registrare un calo produttivo tra il 10 e il 15% dovuto ai molteplici attacchi di peronospora larvata, un'infezione che determina l'avvizzimento degli acini. Per quanto riguarda la superficie coltivata, i vigneti a bacca bianca fanno segnare un +282 ettari, quelli a bacca nera +39 ettari. A Rovigo bene (+15%) Malvasia, Refosco e Pinot grigio. Anche qui però si stima una riduzione del Merlot di qualche punto percentuale. A Treviso è previsto un aumento del 7% per le uve bianche, in particolare Glera e Pinot grigio; soliti problemi per le uve nere (-19%). La produzione totale dovrebbe raggiungere i 5.643.(((cavallarof)))000 quintali di uva, di cui 5 milioni a bacca bianca e 643.000 a bacca nera. A Venezia 330 ettari di nuovi impianti dovrebbero determinare un +3% per le uve bianche. In linea con il 2015 la previsione produttiva relativa alla Provincia di Verona. In particolare, il Soave si distingue già per «l'elevata sanità delle uve e l'equilibrio vegetativo delle viti». Nella zona Doc Colli Berici e Gambellara, Vicenza, si stima un calo compreso fra il 5 e l'8%; nella Doc Breganze un incremento del 20-25%. La Garganega dovrebbe registrare un -5% (per problemi di allegagione e acinellature diffuse), il Pinot Grigio un -10% (per minore fertilità). Glera, Chardonnay, Merlot e Tocai Rosso dovrebbero rimanere invariate rispetto allo scorso anno. Per il Cabernet Sauvignon e Franc previsto un +3%. In sede di presentazione l'assessore Pan ha inoltre ricordato che «il Veneto insieme al vino riesce a vendere anche il turismo grazie a percorsi enogastronomici ad hoc». «Abbiamo investito 12 milioni e 300mila euro per la promozione dei Consorzi dei vini Doc e Docg all'estero, in particolare nel Nord Europa, America e Asia - ha aggiunto - È anche pronto un nuovo regolamento regionale che vieta l'utilizzo dei diserbanti vicino ai siti sensibili quali scuole e ospedali. Da parte nostra desideriamo garantire prodotti sempre più sani e, nel contempo, assicurare la massima sicurezza in termini sanitari alla popolazione residente». Da parte sua Arturo Stocchetti, presidente di Uvive (Unione consorzi vini veneti Doc e Docg), ha ribadito l'importanza di «continuare a produrre vino di qualità e di accompagnare questo processo con un'attenta campagna di comunicazione». Infine Alberto Negro, neo-direttore di Veneto Agricoltura, ha citato il vino «quale esempio di eccellenza made in Veneto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino