Venditori abusivi in spiaggia ma con titolari italiani come "complici"

Venditori abusivi in spiaggia ma con titolari italiani come "complici"
CHIOGGIA - Abusivismo commerciale sulle spiagge? Anche gli italiani ne sono complici o, addirittura, promotori. Un'ulteriore conferma viene proprio dalle operazioni eseguite,...

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CHIOGGIA - Abusivismo commerciale sulle spiagge? Anche gli italiani ne sono complici o, addirittura, promotori. Un'ulteriore conferma viene proprio dalle operazioni eseguite, nelle scorse settimane, sulla spiaggia di Sottomarina. Vari blitz, condotti dall'inizio della stagione, in accordo tra la Polizia locale e la Guardia di finanza, hanno portato a sequestri di merce, multe ai venditori e, soprattutto, revisioni delle autorizzazioni al commercio ambulante. Molti degli operatori sanzionati, infatti, disponevano sia della licenza di ambulante, che dell'autorizzazione a esercitare in ambito demaniale. Erano, insomma, formalmente a posto, ma non nella sostanza.


Non rispettavano, ad esempio, le dimensioni massime di ingombro dei banchetti sulla spiaggia, oppure avevano merce posata sulla sabbia, attorno al loro punto vendita, o rimanevano nella stessa posizione più tempo del consentito. Irregolarità apparentemente di poco conto ma che nascondevano una situazione più complessa: la merce in eccesso, infatti, in molti casi, non apparteneva alla ditta autorizzata ma ad altri venditori, non autorizzati, che si servivano dei banchi come punto di appoggio e per mimetizzarsi. I regolari si sono difesi dicendo di aver dovuto subire questa promiscuità, ma l'hanno detto solo dopo i controlli della Polizia locale che, comunque, hanno colpito questi furbi e sono proseguiti, a livello amministrativo, con la revoca delle autorizzazioni, prevista dal Regolamento comunale. 


Ma chi sono gli intestatari delle autorizzazioni? E qui arriva la sorpresa. Sono tutti italiani: Rocco Soldo, pugliese, Giovanni Ziccardi, modenese, Nicolle Zamperlin, padovana, anche se, quasi sempre, chi agiva materialmente in spiaggia erano cittadini extracomunitari. In altre parole sembra che questi ultimi, abbiano preso in subaffitto l'attività dai titolari italiani. Un passaggio che non è previsto dalla normativa, tant'è che due degli extracomunitari che gestivano uno degli stand appaiono come dipendenti del titolare. La Polizia locale sta compiendo accertamenti. E non è questo prestito l'unico favore retribuito che alcuni italiani fanno agli irregolari. Ricordiamo come, appena pochi anni fa, sia stato scoperto un massiccio sistema di accoglienza, con appartamenti abusivi e sovraffollati, destinati ai venditori, gestiti da una commerciante di Chioggia, a due passi dal litorale.

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Il Gazzettino