La casa? Un affare da ricchi. Vendite in calo e affitti pochi e solo brevi

Mercato immobiliare in crisi
UDINE - L'aumento dei tassi di interesse ha causato in provincia di Udine nel 2023 una diminuzione del 16% delle compravendite di immobili a uso abitativo, soprattutto...

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UDINE - L'aumento dei tassi di interesse ha causato in provincia di Udine nel 2023 una diminuzione del 16% delle compravendite di immobili a uso abitativo, soprattutto soluzioni comprese tra gli 80mila e i 150mila euro, ma lo sguardo sul 2024 dà un mercato in ripresa, soprattutto perché «diverse banche hanno già cominciato ad abbassare i tassi sui mutui e un ruolo importante lo stanno avendo i broker che supportano gli acquirenti nel trovare le opzioni di mutuo più convenienti».

ANDAMENTO
Il presidente di Confcommercio Fimaa della provincia di Udine, Lino Domini, ha descritto così ieri l'andamento del mercato immobiliare, attingendo ai numeri dell'Osservatorio 2023. Nonostante la flessione delle compravendite, il valore degli immobili è rimasto pressoché stabile e ad animare il mercato sono stati in buona parte i giovani under 36. Il 30% delle compravendite sono state fatte proprio da loro, complici le agevolazioni fiscali, con l'esenzione del pagamento dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale. Ulteriore caratteristica del mercato immobiliare d'annata è stata la difficoltà a trovare casa in affitto. Specialmente in città, infatti, i locatori si stanno convertendo in maniera massiccia alla formula dell'affitto breve al massimo 30 giorni -, soprattutto perché riducono i rischi di morosità e di complicazioni nel rapporto con gli inquilini. «Al palo sono così quei conduttori che hanno bisogno di una locazione stabile, dalle famiglie agli studenti ha spiegato Domini -, con la conseguenza che gli affitti sono aumentati mediamente dal 5% all'8 per cento». La vocazione per l'affitto breve potrebbe però subire un'evoluzione a seguito delle nuove regole che lo normeranno a partire dal 2024, con la cedolare che si mantiene al 21% solo per il primo appartamento che un locatario mette in affitto. A partire dal secondo la percentuale sale al 26% e, se il proprietario destina a questa attività più di quattro appartamenti, dovrà aprire la partita Iva. «Le condizioni si complicano ha ammesso Domini e gli interessati dovranno fare bene i conti per verificare che vi sia reale convenienza per scegliere questa modalità di locazione».

LA MAPPA


Per chi, comunque, è intenzionato a comprare e non a scegliere un alloggio in affitto, a Udine centro i prezzi variano dai 3mila ai 4.500 euro al metro quadro per immobili nuovi o completamente ristrutturati. Cifre che, per le stesse soluzioni, scendono a 2mila-2.450 euro al metro quadro in viale Venezia e a Cussignacco. Nella zona dell'ospedale il range è compreso tra i 2.100 e i 3.300 euro a metro quadro. «A questi prezzi le caratteristiche degli immobili sono di alto livello tecnologico, con domotica, finiture di elevata qualità, massimo confort abitativo, costi energetici portati quasi a zero». Restano d'interesse per l'acquisto gli immobili che richiedono piccoli lavori. In generale, «le case unifamiliari hanno molto appeal». Sull'appetibilità degli appartamenti «incidono parecchio le tasse condominiali annesse», ha spiegato Domini. In alcuni casi arrivano addirittura a 5mila-6mila euro l'anno, con la conseguente «riduzione del valore commerciale dell'immobile». Riguardo agli spazi destinati ai negozi, «la situazione non è entusiasmante, né per la compravendita né per gli affitti. I proprietari più fortunati riescono a locare ad aziende che danno servizi, meno a chi fa commercio». Da qui l'auspicio che il Governo accolga la proposta avanzata da Confcommercio Fimaa nazionale «di applicare la cedolare secca del 21% anche ai locali commerciali», ha sostenuto Domini, che ha fornito anche i prezzi medi dei terreni agricoli e dei boschi in provincia di Udine. Tra le altre voci, un orto vale 3,80 euro al metro quadro, un seminativo 3,50 euro e un vigneto Doc arriva a 8 euro al metro quadro.
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Il Gazzettino