ROVIGO - Un 41enne di Porto Viro truffato di duemila euro da un romeno di Codigoro che gli dice in faccia senza alcun pudore: “Adesso ti sei accorto che ti...
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Il venditore non ha nutrito sospetti anche quando, in agenzia, si è presentata in realtà un’altra persona, un italiano, M. R., 41enne ferrarese di Codigoro, che si è qualificato come socio del romeno: gli avevano infatti fornito tutti i documenti d’identità. Sull’acquirente aveva anche effettuato una visura camerale da cui risultava intestatario di un’impresa individuale di commercio di auto. E, soprattutto, gli era stato consegnato, come concordato, un assegno circolare di duemila euro. Dunque, concluse le operazioni per il passaggio di proprietà, il “complice” si è preso l'auto e se n’è andato.
A fare l’amara scoperta è stata l’indomani, 18 dicembre, la moglie del rodigino, la quale, recatasi in banca per versare l’assegno, si è sentita rispondere dal direttore della filiale che si trattava di carta straccia: un titolo falso e non pagabile. Il quarantunenne, per chiedere spiegazioni, ha subito telefonato al romeno e dopo svariati tentativi, tramite un'utenza diversa dalla sua, è finalmente riuscito ad ottenere una risposta, ma di quelle choc: “Ti sei accorto che ti ho fregato” si è sentito ripetere dall’altro capo della linea, prima che la comunicazione si interrompesse.
Al truffato non è così rimasto che sporgere denuncia ai carabinieri di Loreo portando tutta la documentazione e rivolgersi, per recuperare almeno l’auto, a Studio-3A Valore, attraverso l’area manager Riccardo Vizzi. La società, specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino