Vino, parte la raccolta e quest'anno sarà una vendemmia da record

Vino, parte la raccolta e quest'anno sarà una vendemmia da record
PADOVA - La vite si conferma un punto di forza nell'economia agricola della nostra regione, in grado di adattarsi anche ai mutamenti climatici. ...

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PADOVA - La vite si conferma un punto di forza nell'economia agricola della nostra regione, in grado di adattarsi anche ai mutamenti climatici.


È quanto emerso ieri nel corso della giornata di presentazione della prossima vendemmia, che si è svolta a Legnaro nella sede di Veneto Agricoltura. A fare gli onori di casa l'assessore Giuseppe Pan che ha sottolineato il fatto che la vite è un comparto vivissimo con un grande futuro, tanto che per questo 2015 si prevede la raccolta di 8,2 milioni di quintali di uve bianche e 2,8 milioni di uve rosse».

A conferma ci sono i dati dell'export dei vini prodotti nella nostra regione che nel 2014 hanno raggiunto la cifra di 1,67 miliardi di euro, valore pari al 31,7% dell'export agroalimentare veneto e al 32,7% delle esportazioni di vino italiano. Molto interessante l'analisi fornita dai tecnici dell'Arpav che ha evidenziato le anomalie climatiche di questo 2015, che si è distinto per le ondate di calore prolungate con ben 14 giorni consecutivi con temperature superiori ai 34 gradi, valori che nel complesso però non hanno raggiunto quelli del 2003. I dati previsionali della vendemmia 2015 sono stati forniti dal dottor Diego Tomasi, direttore di Crea Viticoltura di Conegliano: «la completa differenza tra le due annate 2014 e 2015, la prima distintasi per la grande piovosità, la seconda per il forte caldo ed in alcuni casi per la carenza d'acqua, hanno dimostrato come la vite sia estremamente plastica seppure sottoposta ad un enorme sforzo di resistenza». L'analisi è stata fatta su tutto il Nordest e gli elementi che emergono sono plurimi: le rese mediamente superiori al 2014 di circa il 10%, il fattore acqua che sta diventando strategico per una viticoltura di qualità e per il mantenimento del reddito d'impresa, soprattutto nelle zone collinari. I tecnici regionali prevedono poi che la qualità delle uve sarà più complessa e completa rispetto alla media delle ultime annate, ma soprattutto si prospetta una vendemmia 2015 lunga perché l'uva è perfettamente sana e le bucce spesse, quale reazione alla forte radiazione solare dei mesi estivi.


Le previsioni produttive per le singole zone annunciano per il Basso Veneto con Padova e Rovigo, valori che sostanzialmente confermano i dati del 2014, per Verona invece un aumento stimato intorno al 15%, nel Vicentino forti incrementi anche del 20% grazie all'assenza di grandinate. Treviso vede invece un incremento dei bianchi (+18%), ma un calo nei rossi (-2/5%). Venezia e Belluno infine si attestano su un incremento medio compreso tra il 10 e il 15%. "L'annata che si avvia alla vendemmia ha nei suoi punti di forza la sanità delle uve, l'equilibrio vegetativo delle viti, le produzioni non esuberanti e un grado compositivo delle uve nella media delle ultime annate per zuccheri ed acidità, mentre si registrano lenti incrementi in zuccheri e il calo acido. Questi due fenomeni sono la reazione della vite alle levate temperature, che costringono la pianta a chiudere gli stomi alle prime ore del giorno per ridurre le perdite di acqua. Da qui l'invito dei tecnici ad indirizzare la tecnica colturale nell'equilibrio della vite e nel corretto carico produttivo, per poter fronteggiare eventi meteo estremi divenuti sempre più frequenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino