Pordenone. Addio alla copertura del velodromo, l'opera chiave del Bottecchia non si farà

Da parte del Comune, dice la Regione, «non è arrivata alcuna richiesta di contributo per l'opera»

Salta la copertura del velodromo Bottecchia
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PORDENONE / UDINE - In una Pordenone che adesso sogna di prendersi in modo permanente il grande volley di Serie A2 e che si gode una ritrovata passione per il basket di livello, c'è un neo che fa da contraltare. E no, non è quello ormai storico del Pordenone Calcio che non c'è più. È saltata, infatti, la copertura del velodromo Bottecchia. A confermarlo è la Regione, che a dire il vero la disponibilità a finanziare almeno la parte progettuale l'aveva data. Da parte del Comune, infatti, «non è arrivata alcuna richiesta di contributo per l'opera». Seconda conferma dall'ente guidato dal sindaco Alessandro Ciriani: «L'infrastruttura è troppo costosa, non possiamo permettercela». Torna quindi l'allarme per la Sei giorni di ciclismo su pista, un evento che senza la copertura traballerebbe un po' di più rispetto a quanto accade oggi.

Nessuna richiesta di rimborso

L'assessore Cristina Amirante, a margine dell'ultima edizione della Sei giorni di ciclismo su pista di Pordenone, aveva annunciato la disponibilità della Regione a finanziare - già in assestamento di bilancio - almeno la parte progettuale dell'infrastruttura. Ieri, però, la stessa Amirante ha confermato di «non aver mai ricevuto una richiesta di contributo da parte del Comune». Cioè da parte del soggetto che dovrebbe fare appello in Regione per ottenere i soldi. È evidente che il meccanismo si è inceppato e che la copertura del velodromo Bottecchia è uscita dall'agenda dell'amministrazione.

L'aumento dei prezzi

A mettere per ora la parola fine sul progetto è l'assessore pordenonese allo Sport, Walter De Bortoli. «È vero - ha ammesso l'esponente della giunta Ciriani - su questo argomento siamo fermi. Con l'aumento dei prezzi - ha proseguito De Bortoli - siamo totalmente fuori budget. Il progetto arriva a costare circa sei milioni di euro». Si aspetteranno tempi migliori? Probabilmente no, perché l'amministrazione pordenonese sembra avere l'intenzione di salvaguardare il Bottecchia anche dal punto di vista calcistico, eventualmente per squadre di Eccellenza e Serie D. Sullo sfondo, però, c'è sempre il velato rischio di perdere un giorno proprio l'evento più importante per il ciclismo su pista in Friuli Venezia Giulia, cioè la Sei giorni che "colora" l'estate pordenonese e che negli ultimi anni ha accolto campioni di caratura internazionale. Un velodromo già dotato di copertura, quindi utilizzabile anche con la pioggia, rappresenterebbe una concorrenza difficile da sconfiggere. 

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Il Gazzettino