Variante Delta Veneto, incidenza sale all'11,1%. Quella inglese è predominante (59,2%), poi brasiliana e colombiana

Variante Delta, sale in Veneto l'incidenza all'11,1%. Quella inglese resta la variante Covid predominante (59,2%), poi brasiliana e...

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Variante Delta, sale in Veneto l'incidenza all'11,1%. Quella inglese resta la variante Covid predominante (59,2%), poi brasiliana e colombiana. In Veneto, dunque, si evidenzia un aumento dei casi legati alla variante Delta nel mese di giugno (11,1%) rispetto al mese precedente (1,5%). Il dato emerge dal monitoraggio effettuato per conto dell'Iss dall'Istituto Zooprofilattico delle Venezie.

Complessivamente, tra aprile e giugno in regione sono stati identificati 124 casi di variante Delta in campioni provenienti dalle province di Padova, Rovigo, Treviso, Vicenza e Verona. Molti di questi sono stati riscontati in soggetti di rientro dall'India e nei loro familiari, o derivano da focolai originati da contatti con soggetti di rientro dall'India. Più del 70% dei casi sono stati identificati in provincia di Treviso, e la maggior parte sono associati a un focolaio in una singola azienda. I dati tuttavia suggeriscono una crescente diffusione di questa variante nel territorio regionale.

 

Variante Delta Veneto, incidenza all'11,1%

 

In Veneto è stata inoltre riscontrata la variante «B.1.621», identificata per la prima volta in Colombia a gennaio, poi in Usa, Spagna, Aruba e Messico, che è stata inclusa tra le 'Voì (Variants of Interest) a causa di alcune mutazioni nella proteina Spike che ne rendono necessario il monitoraggio. In Italia, la prima sequenza appartenente a questa variante era stata ottenuta da un campione prelevato ad aprile 2021 in Friuli Venezia Giulia, per poi essere identificata in Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Campania e Lazio. In Veneto vi sono tre casi identificati tra il 17 e il 21 giugno in provincia di Vicenza. Per quanto riguarda l'intero monitoraggio regionale mensile, effettuato su 27 campioni, i virus appartengono a quattro varianti diverse. Il 59,26% appartiene alla variante Alpha, la cosiddetta «inglese», il 22,22% appartiene alla variante Gamma, identificata per la prima volta in Brasile, l'11,11% alla variante Delta e il 7,41% alla variante colombiana.

 

 

 

 

 

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Il Gazzettino