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PADOVA - Si espande il focolaio di variante Delta legato al viaggio delle quattro giovani in Spagna. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha individuato altri cinque positivi, residenti a Padova, tutti contatti di una delle ragazze rientrate da Barcellona. Ma non finisce qui. Nelle scorse ore è stato scovato un altro cluster di variante Delta all’interno di una famiglia padovana. L’Ulss 6 Euganea sta tenendo sotto controllo la situazione, monitorando una piscina di Abano Terme frequentata da un componente di quella famiglia.
CURVA
Continuano a moltiplicarsi a Padova e provincia i focolai delle varianti di Covid-19, nonostante la curva del contagio si mantenga a livelli bassi da un mese a questa parte. I nuovi casi positivi, infatti, variano da un minimo di cinque a un massimo di diciotto al giorno. Anche se la comparsa di varianti del patogeno responsabile della pandemia di Covid-19 non sia inattesa, l’impatto sulla popolazione suscita l’attenzione degli esperti in vista dell’arrivo dell’autunno. In questo periodo l’allerta è alta soprattutto per i viaggiatori di rientro dall’estero.
SINTOMI
Come nel caso delle quattro ragazze di ritorno da Barcellona, risultate positive alla variante Delta, dopo che una di loro ha iniziato a mostrare i sintomi tipici dell’infezione. Nessuna è vaccinata contro il Coronavirus.
ESTERO
«Alla luce di questi due ultimi casi di positività alle varianti in cittadini tornati da altri Paesi (Uzbekistan e Spagna) – ha fatto sapere l’Ulss 6 - è importante ricordare la necessità di presidiare i rientri dall’estero con l’attività di screening dedicata. I cittadini che rientrano in Italia hanno la possibilità di effettuare il tampone gratuitamente e ad accesso libero nei diversi punti tampone territoriali». Secondo gli esperti, la variante delta ha una trasmissibilità molto elevata che può arrivare anche al 60% in più di quella cosiddetta “inglese”.
VARIANTE
Sotto la lente dell’Ulss 6 ci sono anche i centri estivi e le piscine. L’allarme variante Delta è scattato la scorsa settimana con la notizia del ricovero in Rianimazione di una 49enne padovana, non vaccinata, insegnante di ginnastica in un parco di Ponte San Nicolò. Sono risultati positivi il marito, il figlio, una ragazza e i genitori. A seguito del tracciamento, sono stati individuati come positivi anche un operatore e un altro ragazzo.
Da martedì 29 giugno a martedì 6 luglio, l’Azienda ospedaliera ha refertato 9.155 tamponi, evidenziando 28 positività. I campioni hanno dato esito Delta in 18 casi, più della metà. Gli altri dieci sono di variante Alfa, quindi l’inglese la più diffusa. Solo due persone hanno più di 65 anni, gli altri sono ragazzi o giovani adulti.
DIFFUSIONE
La fotografia, per quanto parziale, fa intravedere i contorni della diffusione delle varianti in città. Non desta certo meno preoccupazione il focolaio da variante Gamma – brasiliana, esploso nella comunità bengalese che vive al residence Ibisco di via Altichieri da Zevio all’Arcella. Si contano 19 positivi (9 residenti e altri 10 contatti) tra cui una trentaduenne ricoverata in Terapia intensiva. L’Ulss ha deciso di effettuare tamponi ai 134 residenti del palazzo ma anche al centro induista e al mercato agroalimentare Maap di Padova.
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Il Gazzettino