Ex Bertoli, passa la variante ma si dovrà fare anche un parco

Via libera alla variante della ex Bertoli
UDINE - Via libera alla variante per l’ex Bertoli, che ora dovrà avere il sì della Soprintendenza ai Beni Archeologici e Paesaggistici per poi approdare in...

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UDINE - Via libera alla variante per l’ex Bertoli, che ora dovrà avere il sì della Soprintendenza ai Beni Archeologici e Paesaggistici per poi approdare in consiglio. L’obiettivo è di approvarla entro la fine dell’anno. Entra così nella fase terminale il percorso per il recupero del compendio di via Molin Nuovo e l’assessore all’urbanistica, Giulia Manzan, non nasconde la sua soddisfazione per aver trovato la quadra su una questione che ormai si trascinava da molto tempo. «Questa è una vicenda rimasta ferma per parecchi anni, un nodo irrisolto che questa amministrazione ha voluto portare avanti e concludere. La variante – ha spiegato ieri al termine della giunta -, è stata costruita in quattro mesi di lavoro, sulla base delle linee di indirizzo approvate lo scorso febbraio e facendo sintesi delle istanze ricevute. Dato che l’area è interessata dalla presenza della roggia che ha tutela paesaggistica, la nuova legge regionale prevede che venga richiesto il parere delle Belle Arti, che ha 90 giorni di tempo per rispondere. Poi il documento arriverà in consiglio per l’adozione e successivamente sarà approvato. Io spero di chiudere entro la fine dell’anno. Chiunque acquisterà il compendio, dato che la proprietà ora è in concordato preventivo, dovrà necessariamente creare un parco, completare la bonifica dell’area e realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria». 


LIMITE
Nel comparto ovest di via Molin Nuovo, la variante prevede il limite di 29.100 metri quadrati di superficie a comparto direzionale, di cui al massimo 3.900 destinati a vendita commerciale; saranno ammessi fino a 3.800 metri quadrati di attività alberghiera, 4.800 per attività culturali e ricreative, 3.800 con finalità ludico-sportive e 2.300 di servizi alla persona (è concessa anche una flessibilità del 20 per cento in aumento o in diminuzione per le varie destinazioni, tranne per quella commerciale che può solo essere ridotta). Nella zona ad est di via Molin Nuovo, saranno edificabili fino ad un massimo di 10.640 metri quadrati, con destinazione principale residenziale. Per quanto riguarda l’Antico Battiferro, che deve essere recuperato, gli edifici potranno essere destinati ad attività museali e culturali, ricettive, di ristorazione di piccole dimensioni o studi professionali e uffici. Ai privati che acquisteranno il compendio, il Comune chiede gli interventi di bonifica, la realizzazione del parco pubblico attiguo a via Molin Nuovo, un percorso di connessione da viale Tricesimo attraverso il Park Terminal Nord, i nuovi insediamenti e il parco, fino a via Biella; il completamento della ciclabile di via Molin Nuovo (e la rotatoria all’incrocio con via Fusine) nonché la sua sistemazione e oltre 5.300 metri quadrati di parcheggi pubblici.
EDILIZIA

Ieri, la giunta ha anche aggiornato il regolamento edilizio. Tra i cambiamenti più importanti, è stato tolto l’obbligo di trovare un posto auto per ogni unità immobiliare aggiuntiva per chi recupera gli edifici del centro storico. Infine, al Comune di Udine è stata confermata la certificazione ambientale Emas (in Italia, oltre al capoluogo friulano ce l’hanno solo Mantova e Ravenna ).

 

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Il Gazzettino