Varco Ztl in via Cappelli al Santo, la Lega attacca il Comune: «Migliaia di multe, ma non c'è un'adeguata segnaletica»

Da sinistra le leghiste Federica Pietrogrande, Eleonora Mosco assieme a Bruna Gallo e Francesco Stefani, presidente e vice dell’associazione Gattamelata
PADOVA - «Perché per mesi non è stato segnalato il varco in uscita in via Cappelli? Sarebbero state evitate migliaia di multe». Ad andare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - «Perché per mesi non è stato segnalato il varco in uscita in via Cappelli? Sarebbero state evitate migliaia di multe». Ad andare all’attacco sono la Lega e i commercianti dell’area attorno al Santo che puntano il dito contro la riorganizzazione della Ztl scattata la scorsa estate. A finire nel mirino è il varco in uscita (di fatto una telecamera) posizionato all’incrocio tra via Cappelli e piazza del Santo. Un varco che sarebbe la causa, a detta del Carroccio e dei commercianti, di migliaia di multe.


LA POSIZIONE
«Per capire la portata di questo pasticcio – evidenzia la capogruppo leghista Eleonora Mosco – basta pensare che dopo l’istituzione della nuova Ztl sono stati presentati 1.400 esposti. Ci sono state migliaia di multe in più rispetto agli anni precedenti e ci sono stati cittadini che hanno ricevuto anche 70 contravvenzioni. È evidente che qualcosa non ha funzionato». 
A circoscrivere il problema provvede Bruna Gallo, presidente dell'associazione Gattamelata. «A scattare migliaia di contravvenzioni è stato il nuovo varco in uscita da via Cappelli, una strada in cui la Ztl è diventata h24 – spiega la commerciante -. Il problema è che, per esempio, dal varco di via del Santo, soprattutto i mezzi di chi ha un negozio o un locale in zona e non ha il pass, possono accedere alla Ztl prima delle 8 del mattino e dopo le 23.30 nei giorni feriali e fino alle 14 e dopo le 23.30 nei festivi. In tantissimi poi come hanno sempre fatto escono da via Cappelli da dove, però, dallo scorso agosto i non autorizzati vengono fotografati e multati dalla telecamera». 
«È del tutto evidente che siamo di fronte ad una colossale anomalia – rincara la dose la segretaria cittadina della Lega Federica Pietrograde –. Come prima cosa all'imbocco di via Cappelli non c’è alcun cartello che indichi la Ztl h24. C’è poi da dire che solamente il 24 febbraio per le auto che arrivano da via del Santo è stato posizionato in via Rudena un cartello che indica la presenza di questa zona a traffico limitato. Di fatto da agosto 2023 fino alla fine di febbraio di quest’anno gli automobilisti non sono stati informati di questa circostanza e ciò è gravissimo. Mi risulta poi che moltissimi sanzionati abbiano ottenuto l'annullamento delle sanzioni e questo non è un caso».
«A fronte di tutto questo, l’amministrazione Giordani deve dare delle risposte – ha concluso Mosco -. Non è possibile che moltissimi padovani siano stati multati per aver violato un divieto di cui non sono mai stati messi a conoscenza». 


LA REPLICA
Palazzo Moroni, però, non tende la mano né al Carroccio né ai commercianti. «Sulla Ztl in via Cappelli non si tornerà indietro perché l’orario in realtà non è mai cambiato – ha replicato ieri pomeriggio l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona -. Semplicemente è stata posizionata una telecamera in uscita a controllo di una manovra che non si poteva fare neanche prima. Quindi non è stato mai modificato nessun orario. Di fatto oggi c’è una verifica sistematica rispetto ad una violazione che prima non era controllata dai varchi, ma che era vietata».


«Per quel che riguarda il cartello posizionato in via Rudena – ha aggiunto - non è la politica che va a scegliere dove viene piazzata la cartellonistica, ma è un aspetto prettamente tecnico fatto di concerto e con autorizzazione del Ministero. La scelta di rafforzare quel cartello è stata presa quindi anche in seguito a un’interlocuzione con il Ministero dei Trasporti. Di conseguenza non sono state in questo caso annullate le sanzioni. Sono invece state stralciate altre multe in autotutela da parte del Comune dove è stata riscontrata una responsabilità interna, ad esempio per alcune targhe degli ambulanti». 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino