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VENEZIA - Mentre i residenti di Castello contano le ore alla fine del G20, lo sforzo dei commercianti del circondario è di mostrarsi tolleranti verso l'evento ospitato all'Arsenale. Non può infatti dirsi che l'appuntamento blindato all'interno delle mura dell'area abbia reso i dintorni inavvicinabili. Ad esclusione dei civici dal 2380 al 2423 ad accesso riservato, il transito è stato infatti garantito senza particolari interferenze.
La sospensione delle fermate Actv di Arsenale, Bacini e Celestia è stato il vero tasto dolente. Lasciare scoperto dai mezzi pubblici un sestiere popolare e ad alta densità di anziani come questa parte di Castello, quando l'unica alternativa per muoversi sono i piedi, non è ammissibile sbotta una signora che vive in una laterale di via Garibaldi - Venezia è una città fragile e pertanto inadatta ad accogliere un'organizzazione tanto invadente per i cittadini.
DISAGI
Vedere la propria quotidianità alterata, seppur per un periodo limitato, ma causa di una manifestazione che si percepisce come distante, è la sensazione che lascia contrariati la maggior parte dei locali. Muoversi a piedi, con questo caldo, da San Zaccaria sempre sotto la canicola, è pericoloso, aggiunge un signore rasentando l'ombra lungo riva degli Schiavoni. Quanto al flusso turistico, in riva San Biasio invece, Andrea Bergamini, titolare dell'Angio Bar, registra una situazione invariata. Da che è cominciato il G20, il poco passaggio si è mantenuto costante. La nave Palinuro ormeggiata a due passi da qui è forse un'attrazione in più, visibile fin da palazzo Ducale. Il disagio più grande sono i lavori alla strada che non ci danno tregua da novembre. Anche alla gelateria Il Pinguino non salta all'occhio una differenza nel movimento dei passanti. All'hotel Bucintoro invece, a dare noia ai clienti, torna la sospensione delle fermate del vaporetto, oltre all'impossibilità dei taxi acquei di farli smontare di fronte all'ingresso dell'albergo. La viabilità nei canali è alterata fino a oggi. Si aggiunge alle spiacevoli variazioni che toccano più direttamente i turisti la temporanea chiusura della Biennale di Architettura, decisa all'ultimo momento. Molti di loro alloggiano appositamente nei pressi dell'esposizione spiega il concierge della struttura - Per questo fine settimana, ne hanno necessariamente dovuto fare a meno.
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Il Gazzettino