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PORDENONE - Vandalismi e furti in due “bar24” in centro a Pordenone. Nei locali di via Cossetti e via Mazzini, dove sono presenti distributori automatici di snack e bibite di proprietà della Nuova pordenonese bevande, un gruppo di ragazzini, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, ha causato una serie di danni che è ancora in corso di quantificazione. Imbrattati muri e distributori. Con un accendino è stato bruciato un display digitale. Ma questo è stato soltanto l’inizio. Indisturbati, i ragazzini hanno divelto un pannello, sfondato una parte del muro, rubato un dispenser per la sanificazione delle mani e, non ancora contenti, scuotendo violentemente i distributori automatici, tanto da causare diversi danni, sono riusciti a rubare snack e bevande che l’erogatore a quel punto non è più riuscito a contenere. Terminato il raid, sono scappati con alcuni monopattini che avevano lasciato all’esterno.
LO SFOGO
Ieri, verso mezzogiorno, uno dei soci della Nuova pordenonese bevande, Daniela Guiotto, ha potuto constatare come, qualche ora prima, i locali fossero stati presi di mira. Non è la prima volta che succede. «Il punto – lo sfogo dell’imprenditrice – non è tanto il danno subito e i costi del ripristino; quello che mi rammarica maggiormente è la mancanza di senso civico di chi, pur assistendo a quelle scene, ha preferito girarsi dall’altra parte. Se non fosse stato per il servizio di controllo delle forze di polizia, nessun cittadino avrebbe mai segnalato l’episodio».
I FILMATI
L’imprenditrice ha in mano i filmati del sistema di videosorveglianza. Si vede chiaramente come sei ragazzini, tutti con il viso scoperto, si accaniscono contro i distributori automatici. L’obiettivo è evidente: rubare ciò che c’è al loro interno. Per farlo li spostano di peso, li fanno dondolare sino quasi a farli cadere a terra. Nell’operazione, che dura diversi minuti, spaccano una parte del muro, scardinano un pannello e, per completare la bravata, lasciano ovunque delle scritte (indelebili). Anche su uno specchio. In una si legge: «È passato un crimi». La freccia, rivolta verso il basso, indica una parte del distributore appena danneggiata. Si nota anche una mano che sta fotografando o riprendendo la scena con un telefonino. «Sui social e in particolare su TikTok – il presentimento di Daniela Guiotto – stanno sempre più circolando brevi video, girati da ragazzini, che dimostrano come viene “assaltato” un distributore automatico, come viene bloccata una serratura o come non vengano fatte riconoscere dalla macchina monete false. Non vorrei mai che l’obiettivo di quei ragazzini fosse proprio quello: condividere quell’episodio sui social».
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Il Gazzettino