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SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA - Rabbia e sdegno ad Aurava per due atti di vandalismi che la notte tra sabato e domenica hanno colpito la comunità. Qualcuno ha preso di mira le statue della Madonna collocate nel capitello che si trova al bivio tra via Ferrovia e via San Lorenzo, la strada che porta fino al cimitero della frazione di San Giorgio della Richinvelda. La statua è stata rimossa e ritrovata su un marciapiede in mille pezzi. Chi l'ha raccolta ha sistemato i cocci in una scatola, nella speranza che possano servire per la riproduzione o - se sarà possibile - per il recupero della stessa Madonnina rubata e distrutta. Il secondo atto vandalico riguarda un'ancona che si trova lungo il tragitto che porta in località a Grava. Si tratta di una sorta di grotta scavata in una pietra, all'interno della quale, attorniata da rose, era stata collocata una statua. Quest'ultima è sparita. Fino a ieri sera non era stata ancora ritrovata.
IL SINDACO
Il sindaco Michele Leon parla di un atto «grave e vergognoso».
I SOSPETTI
In paese qualcuno ha già dei sospetti. Ma sono soltanto ipotesi e serve un'accurata indagine da parte delle forze dell'ordine per poter far chiarezza sugli episodi e i motivi che hanno spinto a danneggiare simboli della religione cattolica. Oggi il sindaco presenterà una denuncia nella stazione dei Carabinieri. Leon invita a non farsi guidare da sentimenti d'ira e vendetta. «Si deve cercare di capire le ragioni che possono aver spinto l'autore o gli autori di questo gesto - commenta - Ciò non giustifica il vandalismo, ma potrebbe aiutare a prevenire futuri episodi simili. In ogni caso è importante che i responsabili di questo atto vengano individuati e puniti secondo la legge e che si promuova l'educazione e la sensibilizzazione sul rispetto per la cultura e la religione degli altri. Solo così si potrà costruire una società più civile e giusta per tutti». Il sindaco ha espresso la solidarietà dell'amministrazione comunale appena rieletta alla comunità di Aurava, che oggi incontrerà di persona. La speranza è che la statua della Madonna, sottratta dall'ancona che si trova lungo la strada per grava, non sia stata distrutta e che venga restituita al più presto alla comunità. Sarebbe un gesto distensivo, che aiuterebbe gli autori dei vandalismi a riflettere sul significato del gesto compiuto durante la notte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino