PORDENONE - Ancora vandalismi al lago della Burida. La zona, specie nel passato, è stata costantemente presa di mira da persone che, senza alcuno scrupolo, hanno...
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Mauro Baron, direttore tecnico del gruppo canoa kayak di Cordenons, fa quello che può. Al lago trascorre molte ore al giorno ma, nonostante questo, è difficile tenere d'occhio la situazione. Spesso, infatti, i vandalismi avvengono in orario serale o quando l'area non è frequentata. I controlli non mancano e, anzi, sono stati potenziati. Lì sono stati notati giri strani, con i bagni che, quando sono aperti, diventano anche luogo per consumare e spacciare sostanze stupefacenti.
Meno di due anni fa i volontari avevano affisso un cartello: Si prega di lasciare puliti i locali toilette, altrimenti verranno chiusi. Un avvertimento che era comparso fuori dal bagni pubblici, un invito ai fruitori a comportarsi bene e soprattutto a lasciare i servizi igienici in ordine. Difficile stabilire se si fosse trattato di un raid, meditato da tempo, oppure se i muri (interni ed esterni) dell'edificio fossero stati lordati - con scritte, scarabocchi e murales - da qualche ragazzino piuttosto annoiato. Al di là di tutto, ciò che era comparso sulle facciate della toilette, che non aveva risparmiato nemmeno gli specchi e la porta di ingresso, era da ascrivere alla mano di qualche vandalo. Qualcuno, inoltre, aveva pensato bene di ironizzare sulle forze di polizia e sui controlli antidroga. «È un periodo avevano ammesso gli amministratori comunali che al parco ne stanno succedendo di tutti i colori. Alcuni ragazzini sono stati colti sul fatto da polizia e carabinieri che hanno implementato i servizi di controllo. Come amministrazione ci stiamo attrezzando per porre fine a questa vergogna: il parco (una sponda ricade sotto il comune di Porcia, l'altra sotto quello di Pordenone) è un bene di valenza naturalistica della collettività e non è giusto che qualcuno lo prenda per una discarica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino