Vandali in chiesa, il parroco decide di chiuderla nelle ore più "a rischio"

Il parroco don Siro Zorzi
MARTELLAGO - Vandali (e forse pure ladri) sacrileghi anche in chiesa, che ora verosimilmente verrà chiusa nelle ore più a rischio per scongiurare altri raid. A dare...

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MARTELLAGO - Vandali (e forse pure ladri) sacrileghi anche in chiesa, che ora verosimilmente verrà chiusa nelle ore più a rischio per scongiurare altri raid. A dare notizia della desolante scoperta effettuata venerdì mattina, aprendo la chiesa di Maerne, il parroco in persona, don Siro Zorzi, alla fine delle messe domenicali di ieri. Qualcuno ha sfregiato con diverse e profonde “incisioni” che hanno rimosso la pittura, tramite un coltellino o un punteruolo, la prima colonna partendo dall’altare, nella navata di destra, quella accanto alla cappella della Madonna, e ha anche danneggiato l’angolo della parete da cui inizia la nicchia di quest’ultima edicola, appena sopra la cassettina delle offerte per le candele. Ad accorgersi è stato il sacrestano che si è imbattuto per l’appunto nei calcinacci di intonaco sparsi sul pavimento. «Gesti insensati che non so quale obiettivo possano avere» ha spiegato sconsolato il sacerdote dal pulpito. L’unica “spiegazione”, si fa per dire, che si sono dati in parrocchia a Maerne è che si sia trattato di una “vendetta”, una “ritorsione” da parte del o dei responsabili, per non essere riusciti a ripulire la cassettina delle monetine, che devono aver tentato di “pescare” attraverso la stretta fessura: all’interno sono state rinvenute tracce di colla.


Don Siro ha quindi chiesto ai parrocchiani di aiutarlo a sorvegliare il tempio, che attualmente rimane aperto tutto il giorno, da mattina a sera. «Quando passate davanti mettete dentro il naso, così recitate una preghiera e vigiliamo anche tutti insieme sulla chiesa onde evitare questi atti immotivati» ha proseguito il parroco di Maerne, annunciando però ai fedeli l’intenzione di chiudere nell’orario compreso tra le 11.30 e le tre del pomeriggio, nel quale la gente pranza o fa la pennichella e quindi difficilmente va fuori a pregare. «È la fascia oraria in cui la chiesa è meno frequentata – ha concluso don Siro Zorzi - e nella quale quindi qualcuno può approfittarne per compiere questi gesti assurdi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino