PADOVA - Il Covid ha colpito anche Van Gogh. Ma non con conseguenze infauste, se è vero che la mostra a lui dedicata, programmata un anno fa e prevista a Padova dal 10...
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LE MOTIVAZIONI
E se lo stesso Goldin ha annunciato che sull'argomento interverrà prossimamente, a confermare, anche se tra le righe, che la rassegna verrà allestita sono stati ieri il sindaco Sergio Giordani e l'assessore alla Cultura Andrea Colasio. «Il Covid - hanno sottolineato - ha sconvolto in tutto il mondo ogni certezza, specialmente in ambito culturale, imponendo una riprogrammazione degli eventi alla luce delle nuove norme di sicurezza. Come atto dovuto l'amministrazione sta procedendo a rimodulare il contratto stipulato con Linea D'Ombra e con Marco Goldin, dopo questa fase imprevista. Tuttavia nonostante i durissimi mesi da cui veniamo, Padova è una città che vuole rilanciarsi con ottimismo, confermando la programmazione di grandi eventi e immaginando un autunno culturale di rilievo che vedrà grandi mostre e un rilancio internazionale di Urbs Picta. Ecco perché a breve giungeranno importanti e positive sorprese. Abbiamo tutta l'intenzione di riaffermare Padova come grande città d'arte europea». E Colasio ha aggiunto: «Il fatto che in autunno si tenga a Padova la mostra su Van Gogh dimostra il grande coraggio imprenditoriale di Goldin, il quale propone una rassegna di rilevanza mondiale proprio in un momento in cui gli scienziati teorizzano il ritorno del Covid. Sarà un grande successo e, anche se dovrà rispettare le norme anti contagio, la gente verrà in massa. Ora l'esposizione dovrà essere rimodulata e attendiamo il nuovo progetto. Poi ci metteremo in moto per divulgarla e investiremo molto pure per promuovere l'Urbs Picta, con cui Padova è in corsa per la candidatura Unesco»
I DETTAGLI
La mostra su Van Gogh che si terrà a Padova ripercorrerà l'intero cammino della sua attività. Si aprirà con un'opera di Francis Bacon Studi per un ritratto di Van Gogh che l'artista realizzò tra il 1956 e il 1957, tratto da un quadro dello stesso Van Gogh andato distrutto nella Seconda guerra mondiale e che ritraeva il pittore nei campi di grano di Arles. Attraverso le opere del primo periodo, documentato soprattutto dai disegni, si passerà al soggiorno parigino, ai quadri dedicati al mondo contadino, all'incontro con gli Impressionisti e la Provenza, fino agli ultimi anni di vita nella casa di cura per malattie mentali di Saint Remy. Dove l'artista farà trionfare la luce.
Nicoletta Cozza
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Il Gazzettino