Galzignano. Giardino di Valsanzibio, arrivano 2 milioni dal Pnrr: «Il parco potrà risplendere»

Il giardino monumentale, nato nel Seicento, ha avuto il punteggio più alto d’Italia: due milioni dal Pnrr per le migliorie. Previsti interventi su alberi, vialetti, fontane

Il labirinto di Valsanzibio
GALZIGNANO (PADOVA) - Un palcoscenico dell’ingegno dell’uomo. Dodici ettari in cui la sua mano ha creato allegorie in pietra e modellato la natura fra alberi secolari,...

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GALZIGNANO (PADOVA) - Un palcoscenico dell’ingegno dell’uomo. Dodici ettari in cui la sua mano ha creato allegorie in pietra e modellato la natura fra alberi secolari, piante rare, fontane, vasche e giochi d’acqua che non sono solo un inno all’estetica ma che vanno letti attentamente per trovarvi un sottotesto carico di significati esistenziali. Un “messaggio cifrato” che, svelato pian piano, guida verso il raggiungimento della serenità interiore. Tutto questo è il giardino monumentale di Valsanzibio, nell’omonima frazione di Galzignano, paese collinare che i suoi abitanti a buon diritto chiamano “La perla degli Euganei”. Una delle mete culturali più famose di tutto il Veneto, che ogni anno richiama più di 30mila visitatori da ogni parte d’Italia, dall’Europa e anche da Oltreoceano. E che a partire da quest’anno sarà interessata da corpose migliorie grazie a un contributo di 2 milioni di euro arrivati dai fondi che il Pnrr ha messo a disposizione dei giardini storici italiani.

Gli investimenti

Un progetto, quello presentato dalla Tenuta di Valsanzibio, che si è aggiudicato il primo posto fra quelli della Penisola, con il punteggio più alto. E fortemente voluto da Armando Pizzoni Ardemani, proprietario anche della storica villa che sorge a fianco. Un patrimonio dei conti Ardemani dal 1929. I lavori dureranno due anni e sono stati programmati in modo da recare il minimo disagio ai visitatori. Verranno piantati un centinaio di nuovi alberi e rifatti con materiali rigorosamente provenienti dai colli Euganei molti dei sentieri che si snodano fra le alte siepi curate con precisione millimetrica dal personale specializzato. Una misura resasi necessaria per proteggere le radici degli alberi plurisecolari dal crescente calpestio dei visitatori. E ancora: il miglioramento dei sistemi di irrigazione per far fronte alle estati sempre più torride, con il ripristino delle fonti originali e grazie a bacini di raccolta di acqua pluviale che verrà rilasciata nei periodi di maggiore siccità. Le oltre 60 sculture in pietra d’Istria e le fontane saranno ripulite da muschi e licheni e, dove necessario, restaurate.

La storia

Il giardino monumentale, realizzato nella seconda metà del Seicento dalla famiglia veneziana Barbarigo su progetto di Luigi Bernini (fratello del più conosciuto Gian Lorenzo, fontaniere pontificio nonché “architetto delle acque” del Vaticano) e ispirato dallo stesso cardinale Gregorio, poi elevato alla gloria degli altari, ha già visto nel corso degli ultimi cento anni numerosi interventi di restauro. Tutti portati avanti dalla famiglia Pizzoni Ardemani, che ne sostiene ancora oggi la completa manutenzione. «Possedere un proprietà storica implica avere molte risorse private e adottare una gestione manageriale» dichiara Armando Pizzoni Ardemani, classe ‘66, biologo laureato negli Stati Uniti e con doppia laurea in Italia e un passato sportivo di triatleta, che ha abbandonato la carriera universitaria come ricercatore per occuparsi interamente della tenuta dal 2013, anno della scomparsa del padre Fabio. «Quello di Valsanzibio è uno dei giardini barocchi meglio conservati – sottolinea –. È molto conosciuto dagli esperti del settore soprattutto per la sua profonda simbologia. Abbiamo lavorato duro per mantenere questo gioiello integro. Lo abbiamo fatto lottando contro eventi straordinari, come la siccità o la piralide del bosso, il parassita che arrivato dall’Asia qualche anno fa, ha sconvolto parchi storici in tutta Europa». Il giardino è aperto tutti i giorni, dall’ultimo fine settimana di febbraio al secondo di dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 al tramonto. Esclusivamente su prenotazione e nei weekend è possibile effettuare visite guidate.

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Il Gazzettino