Precipita e muore in montagna con la fidanzata e la guida, ecco chi era Antonio

Precipita e muore in montagna con la fidanzata e la guida, ecco chi era Antonio
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VERONA - Era un appassionato velista nativo di  Verona uno dei tre giovani che hanno perso la vita ieri sullo Chaberton, in alta Valle di Susa.  Si tratta di Antonio Lovato Dassetto, di 27 anni, che nonostante la giovane età era un avviato  imprenditore titolare di  un’agenzia di viaggi per appassionati di free climbing e di vela. Insieme alle altre due vittime, la fidanzata Margherita Beria d'Argentina, 24 anni, giovane figlia del sindaco di Sauze di Cesana (Torino) e alla guida alpina Adriano Trombetta, 37 anni, residente a Torino, aveva affrontato decine di scalate. Antonio in Piemonte  aveva aperto l'agenzia Vertical Sailing Tour che organizzava avventure sia in montagna che in mare.

 

 I tre  sono morti travolti da una valanga a 3.000 metri in un pomeriggio con neve abbondante, vento e le avvisaglie che la primavera non è più tanto lontana. Nei profili Facebook delle tre giovani vittime  ci sono tante foto di cime, paesaggi alpini, cascate di ghiaccio, ma anche scenari mozzafiato di altre terre. L'amica di Lovato, Margherita, maestra di sci, era nativa delle valli che hanno ospitato i Giochi Invernali di Torino 2006. Era partita con il fidanzato Antonio, guidati da Adriano Trombetta sulle nevi dello Chaberton, tra l’Italia e la Francia. Una giornata con il rischio «marcato» di valanghe nelle ore centrali, cioè di grado 3 sulla scala europea che arriva fino a 5. Un pericolo probabilmente calcolato dal terzetto, che aveva ogni tipo di dotazione necessaria in alta montagna, dalle apparecchiature Arva agli airbag. 

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Il Gazzettino