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VALLE DI CADORE - E’ in paziente attesa di quegli interventi che mettano in salvo la “sua” chiesa, San Martino Vescovo, il parroco di Valle di Cadore. Don Giuseppe Bortolas è dall’ottobre 2019 alla guida della parrocchia, quanto successo non lo ha trovato impreparato, i parroci che l’hanno preceduto, da don Francesco Soccol a don Vito De Vido, l’avevano informato della situazione «molto delicata». Certo non poteva immaginare l’accelerazione del fenomeno e le azioni conseguenti che hanno imposto la chiusura dell’edificio e impedito l’accesso anche solo per la cura della chiesa ma anche delle sue pertinenze.
Cosa pensa, cosa dice don Giuseppe della situazione?
«Ho ascoltato e partecipato alle riunioni che hanno visto la presenza dei soggetti interessati e sono in attesa delle decisioni, speriamo che quanto detto venga fatto quanto prima. Io posso solo attendere».
San Martino Vescovo è dunque nelle mani di tecnici ed esperti?
«La situazione è nelle mani di chi deve fare i sondaggi dentro e fuori chiesa per capire se, quando e come si potrà tornare a celebrare, in attesa, ed ora con le disposizioni da zona rossa, le funzioni restano negli spazi dell’ex cinema Antelao».
Valle ha altre chiese ma per le attuali necessità di distanziamento sono tutte strutture troppo piccole, difficile pensare ad un utilizzo in sicurezza.
SONDAGGI E PERIZIA STATICA
Confrontando le diverse situazioni gli esperti potranno stabilire quale è lo stato dell’arte dello storico edificio e dare le risposte che tutti attendono. La Regione, con Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla protezione civile e al dissesto idrogeologico, ha già assicurato che sarà «ripristinato il sistema di monitoraggio che ha avuto recentemente dei danni; sarà anche avviata una perizia statica dell’edificio per verificare le condizioni e inoltre verranno fatti degli ulteriori sondaggi sul corpo frana per valutare l’evolversi della situazione ed eventuali interventi di mitigazione». Sono state tre le riunioni dedicate al problema di San Martino Vescovo, nell’immediato, ma che a medio/lungo termine potrebbe interessare anche gli abitati vicini. In queste giornate in tanti hanno fotografato ancora la chiesa di Valle: gesto dal sapore scaramantico, scatti che potrebbero diventare unici, storici.
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Il Gazzettino