Valdegamberi al rientro dalla Russia: «Piaccia o no, Putin gode di ​ampio consenso. E il loro sistema di voto è più avanzato del nostro»

L'ex leghista ha anche aggiunto: «Ho notato come le notizie occidentali fossero costruite da una stessa mano, persino le parole usate sono le stesse in tutti i continenti»

Stefano Valdegamberi
È stato tre giorni a Mosca, come osservatore per le elezioni presidenziali, e alla fine il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi ha tratto queste...

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È stato tre giorni a Mosca, come osservatore per le elezioni presidenziali, e alla fine il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi ha tratto queste conclusioni: «Non è facile organizzare una macchina complessa come le elezioni durante un conflitto. Comunque il sistema di voto, parte elettronica e parte tradizionale, è più avanzato del nostro e molto efficiente. Sarebbe da proporre nel nostro Paese».

Valdegamberi racconta di aver potuto visitare i seggi, intervistare la gente, e presenziare allo spoglio delle schede. «La cosa che mi meraviglia non è la propaganda russa ma la totale e pilotata disinformazione a fine propagandistici italiana e mondiale, chiaramente condotta da una regia unica. Mi confrontavo con politici dai diversi Paesi del pianeta e commentavo alcune notizie fake copia-incolla in tutto il mondo. Ogni singola parola era uguale. Sarebbe questa la libera informazione da contrapporre a quella russa? È manipolazione del consenso mondiale, fatta da pochi dententori del sistema».

Valdegamberi spiega poi come ha constatato il fatto che Putin, piaccia o non piaccia, goda di ampio consenso tra la popolazione russa, contrariamente a quello che passa nel racconto occidentale.

«Ho intervistato moltissime persone durante i tre giorni delle elezioni passati a Mosca, visitato in nodo casuale decine di seggi, da mattina a sera. Ho ascoltato anche alcune voci di dissenso. Ma una cosa è certa, indipendentemente dai risultati e dalla contestata (dall’occidente) mancanza di candidati che siano una vera opposizione, il consenso che ho riscontrato attorno al Putin è altissimo. Non è vero che la gente fosse costretta ad andare a votare: ci sono andati in percentuali maggiori del solito. Alla domanda: perché? La risposta è che in questo momento si vuole manifestare la massima unità della nazione russa. Piaccia o non piaccia questo è quello che pensano e credo che sbaglino i politici italiani a non prenderne atto».

Ex Udc, veronese, Valdegamberi (ora nel Gruppo misto) non è nuovo a prese di posizioni ardite. L'ultima polemica che lo vide protagonista, nel novembre scorso, fu quella in cui criticava Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, definendo i suoi post sulla retorica del patriarcato "ideologici, come pronti per la recita".

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Il Gazzettino