Valanga sulla Tofana, le ipotesi: a decine in escursione stamane, il caldo e il sole

Tofana di Rozes
CORTINA - Una discesa "tagliata" troppo a destra rispetto al tragitto considerato più sicuro e condizioni meteo con temperature in rialzo e sole che perduravano...

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CORTINA - Una discesa "tagliata" troppo a destra rispetto al tragitto considerato più sicuro e condizioni meteo con temperature in rialzo e sole che perduravano da due giorni: sono due delle concause ipotizzate dai soccorritori per spiegare la valanga che stamane a Cortina ha trascinato con sè, uccidendolo, uno scialpinista 23enne bellunese. Il ragazzo insieme al fratello aveva raggiunto con l'auto poco dopo le 9 il Rifugio Di Bona. Da qui con gli sci attrezzati con le pelli di foca i due erano risaliti sino al Rifugio Giussani.


Mentre stavano scendendo il più giovane è rimasto coinvolto nell'incidente. Una massa di neve si è staccata e lo ha trascinato a valle per 300 metri, facendolo rimbalzare su una serie di picchi. Quando è stato ritrovato, per il 23ennne non vi era più nulla da fare. Molti appassionati di scialpinismo stamane avevano compiuto la stessa escursione, complice la giornata di sole e il rialzo delle temperature. Due elementi che potrebbero aver contribuito al formarsi della valanga. L'intervento, dicono i soccorritori, è concluso; viene esclusa l'ipotesi che vi siano altri sciatori coinvolti.


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Il Gazzettino