Schianto frontale a Dont. Sergio, 63 anni, non ce l'ha fatta: lascia la moglie Raffaella e due figli

Schianto frontale a Dont. Sergio, 63 anni, non ce l'ha fatta: lascia la moglie Raffaella e due figli
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ZOPPE' DI CADORE - Non ce l’ha fatta Sergio Livan, il 63enne originario di Zoppè di Cadore, residente a Cella Calchera, frazione di Val di Zoldo, che venerdì nel tardo pomeriggio era rimasto coinvolto in uno schianto tra Dont e Forno di Zoldo: in una semicurva la Mini che stava guidando si era scontrata con una Stelvio che proveniva in senso inverso. Subito era scattata la macchina dei soccorsi, la centrale del 118 aveva inviato sul posto due ambulanze e l’elicottero Falco che poi è atterrato in piazzola proprio a Forno. Lì è stato raggiunto dall’ambulanza che nel frattempo aveva caricato Sergio Livan dal luogo dell’incidente. 

I SOCCORSI

Era stato stabilizzato, poi il volo disperato dell’elicottero fino all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove era stato accolto on un codice “3” di media gravità. I medici avevano tentato l’impossibile per tenerlo in vita. La lotta di Livan contro la morte è durata poche ore e ieri il suo cuore ha smesso di battere, troppo gravi le conseguenze dei traumi riportati nello schianto.

IL PROFILO

Sergio Livan aveva lavorato in Germania come gelataio, la moglie, Raffaella Panciera, figlia dello storico macellaio Giovan Battista, da qualche anno ha aperto una pasticceria a Dont. La coppia ha due figli, Lorenzo e Tiziano. L’addio verrà dato martedì alle 14.30 nella chiesa di Pieve, seguirà la cremazione. Anche il sindaco di Val di Zoldo ha voluto porgere le condoglianze sue personali e quelle a nome della sua comunità alla famiglia per il lutto che l’ha colpita. Restano da accertare le cause dello scontro: i rilievi dell’incidente sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Ponte nelle Alpi, alla base potrebbe esserci stata una distrazione di uno dei due guidatori, o la velocità che potrebbe aver fatto perdere aderenza a una delle due auto. Sul posto erano intervenuti anche i Vigilil del fuoco volontari di Val di Zoldo e gli agenti della polizia locale che hanno fatto assistenza e una volta liberata la carreggiata dalle auto incidentate, provveduto a far smaltire le lunghe code che si sono formate in entrambe le direzioni. 

IL PRECEDENTE

Livan è la seconda vittima sulle strade zoldane in pochi giorni: il 29 gennaio a Pianaz era morta Martina Bartsch, 71enne, moglie di Roberto Rizzardini che era alla guida della loro Seat: lungo la rampa privata che immette dalla loro abitazione alla strada principale, il suv aveva cominciato a slittare all’indietro sul ghiaccio per poi finire la corsa in un piccolo dirupo: Martina Rizzardini non è morta per il trauma riportato dal brusco impatto della coda dell’auto sul greto di un torrentello, ma per un infarto causato forse dalla paura della discesa incontrollata a ritroso. 

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Il Gazzettino