Produttrice si innamora di Zoldo: ci viene ad abitare e gira la sua nuova serie "Snow"

Il cast di Snow con il sindaco: la serie girata a Zoldo
VAL DI ZOLDO - In questi giorni si stanno completando le riprese della serie televisiva thriller ispirata al tema del cambiamento climatico dal titolo “Snow”,...

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VAL DI ZOLDO - In questi giorni si stanno completando le riprese della serie televisiva thriller ispirata al tema del cambiamento climatico dal titolo “Snow”, ovvero “Neve”. Sei episodi di 45 minuti ciascuno che il prossimo inverno saranno mandati in onda dalle reti televisiva austriaca Orf e poi da quella nazionale tedesca.

LA SCELTA L’idea iniziale della produttrice era quella di girare in Sudtirolo, ma un amico che lavora da anni nel mondo del cinema e che conosceva la Valle l’ha convinta a visitare i luoghi. È stato amore a prima vista e la scelta è stata presto fatta, a partire da Coi, grazie alla bellezza del paesaggio e da un territorio ancora non battuto dai flussi turistici di massa, ma comunque dotati di apprezzabili infrastrutture e strutture ricettive. E così via a 12 settimane di riprese in Val di Zoldo con un’organizzazione di 60-70 persone tra maestranze e attori.

L’OPERA La serie è girata da Catalina Molina ed Esther Rauch. Sei gli attori principali tedeschi compresa la famosa attrice tedesca Brigitte Hobmeier che interpreta una dottoressa. Una quindicina di comparse selezionate, tra uomini e donne e bambini, con un recente casting svoltosi in piazza Giovanni Angelini a Fusine. La serie è prodotta da Primary Pictures e X-Film Production, in coproduzione con Beta film, Orf, Br, Ndr Arte e con il supporto di Imdb Sudtirol.

LA SOSTENIBILITÀ Per la prima volta è stato girato in Veneto un “green film” secondo un disciplinare di sostenibilità ambientale che prevede rigide regole che vanno dal rispetto dell’ambiente dove avvengono le riprese, al risparmio energetico e allo smaltimento dei rifiuti. Un aspetto che ha valso il contributo della Regione Veneto e di “Veneto Film Commission” il cui Presidente, Luigi Bacialli, in occasione della conferenza stampa di presentazione di presentazione che si è svolta ieri in Val di Zoldo, ha ribadito che «dopo Vaia, frane e incendi riuscire a portare produzioni cinematrografiche qualificate in luoghi così fragili e soprattutto meno noti ai circuiti turistici è importante per sostenerne l’economia e concorrere a frenare il fenomeno dell’abbandono da parte delle loro genti». La produttrice Gabriela Bacher incantata dalla Val di Zoldo ha preso in affitto un tabià di Coi per risiedervi confessando che la storia di questa dottoressa è un po’ autobiografica e dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina ha confermato di voler risiedere in valle.

LA TRAMA Il film racconta di una dottoressa che stanca della vita di città dopo il Covid decide di andare a ricoprire il posto vacante di medico di famiglia nel paese di montagna dove vi era la casa dei propri avi, trasferendosi lì con il marito e la figlia affetta d’asma. Apre l’ambulatorio in valle ma all’inizio ha difficoltà di integrazione. Durante una escursione in montagna emerge sul fondo di ghiacciaio sciolto il corpo di una donna data per dispersa. Attiva ambientalista era considerata in paese pazza e con il ritrovamento del corpo emergono vecchi segreti e antichi misteri, verrà lei stessa coinvolta in strani eventi che mettono a prova la stabilità della sua famiglia. La gente del villaggio avrebbe voluto tenere segreta la morte di questa donna contrariamente alla natura che con i propri eventi sembra lottare per sopravvivere. Conflitto in atto tra chi del villaggio voleva ingrandire gli impianti di risalita deturpando l’ambiente mentre altri lo volevano difendere.

I LUOGHI Il film è girato per i due terzi in Val di Zoldo e per un terzo in Alto Adige. Le località selezionate per la ricchezza di elementi naturali e per la loro ineguagliabile bellezza sono state i villaggi di Coi, con sfondo i monti Pelmo e Civetta, dove si trova la casa della dottoressa, quella dell’amica del cuore, nel borghetto sotto l’Hotel Caminatha che nel film rappresenta la scuola frequentata dalla figlia. La Pieve di Zoldo che con la sua piazza diventa il centro del paese con prospiciente l’ambulatorio della dottoressa ambientato nei locali della canonica. Fornesighe, Pecol, Passo Staulanza, Val Fiorentina, la cabinovia di Pecol e Palaghiaccio. Alcune riprese hanno riguardato alcuni esercizi commerciale quali macelleria e fruttivendolo.

DISTRIBUZIONE Il film verrà presentato nelle più importanti rassegne cinematografiche a livello internazionale e si prevede, dopo la messa in onda in Austria e Germania il prossimo inverno, con opportuni doppiaggi venga distribuito anche alla Rai. Il prossimo inverno verrà proiettato in anteprima in Italia al cinema di Dont.

LE RICADUTE Ben contenti gli zoldani di queste produzioni televisive e cinematografiche che si stanno realizzando in questi anni. Grande l’accoglienza riservata alle troupe, massimo supporto anche da parte dell’amministrazione locale. L’unico rammarico è che il luogo rimane anonimo, neanche citato nei titoli di coda: nesuno saprà vedendo la serie che quei posti d’incanto sono la Val di Zoldo, luoghi del cuore anche di tanti zoldani residenti in Germania. 

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Il Gazzettino