Paese isolato: il sindaco scorta l'ambulanza sulla strada della frana

BELLUNO Val di Zoldo isolata, la grande nevicata fa riaprire in emergenza la Sp251: a fare da scorta alle ambulanze anche il sindaco Camillo De Pellegrin. Nel giorno del secondo...

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BELLUNO Val di Zoldo isolata, la grande nevicata fa riaprire in emergenza la Sp251: a fare da scorta alle ambulanze anche il sindaco Camillo De Pellegrin. Nel giorno del secondo evento meteo più importante di questa stagione, gli zoldani si sono trovati doppiamente isolati perché, oltre alla provinciale chiusa dal 5 dicembre in seguito allo smottamento, ieri per qualche ora è stata interdetta al traffico anche la provinciale 347 che da Venas porta a Cibiana, la principale via di comunicazione per la Val di Zoldo in queste settimane.Chiuso anche il passo Cibiana, aperti il Duran e Forcella Staulanza. In piena emergenza Covid, con il via vai di mezzi di soccorso, la decisione possibile era solo una: riaprire la strada chiusa e monitorare il passaggio delle ambulanze a vista, perché il tragitto per Passo Staulanza era davvero troppo lungo, oltre che pericoloso. 


I SOCCORSI
Il sindaco De Pellegrin non si è tirato indietro e ha passato la giornata tra il paese e la provinciale per assicurare il passaggio insieme alla polizia locale. «Non si poteva fare altro – spiega a fine giornata il primo cittadino -, abbiamo fatto da scorta per dare un senso di maggior sicurezza agli operatori delle ambulanze. Prima di ogni transito ci portavamo in loco, osservavamo il fronte della frana e poi davamo il via libera. Certo, lì potrebbe non cadere altro materiale per i prossimi anni ma dopo l’ultimo evento è necessario essere cauti». Non è stata la grande neve a spaventare gli zoldani, ma il senso di vulnerabilità dato dal sentirsi isolati nel mezzo di una pandemia e di una perturbazione. «La neve in montagna c’è e questo è del tutto normale, non ne facciamo un problema – le parole di De Pellegrin che ben ha colto, ieri, il disagio della sua comunità -, ma naturalmente in questa situazione si amplifica il senso di insicurezza e l’agitazione nelle persone».

CIBIANA
Anche Cibiana ha vissuto ore calde, ieri. La 347 è stata riaperta al traffico solo nel tardo pomeriggio, dopo l’interruzione causata da diverse slavine che, cadendo sulla carreggiata, hanno anche travolto anche auto, pur non causando danni. Le strade interne al comune, comunque, resteranno impraticabili con i mezzi almeno fino a mezzogiorno di oggi. «Questa mattina – raccontava ieri il sindaco, Mattia Gosetti -, mi ha telefonato una ragazza incinta all’ottavo mese, residente in una frazione del comune. Stiamo tenendo tutto sotto controllo e se qualcuno ha bisogno noi ci muoviamo con i mezzi comunali per aiutare. La neve caduta è tanta, il consiglio è di non mettersi per strada perché c’è il rischio valanghe». Ai due mezzi di pulizia delle strade previsti dal piano neve ieri se n’è aggiunto uno di un’azienda locale, la Costantin, a cui il Comune ha chiesto una mano a gestire il territorio.


VALLE DI CADORE


Nel pomeriggio di ieri, con la viabilità in tilt e la strada per Cibiana chiusa, la sindaca di Valle Marianna Hofer ha aperto le porte del municipio per offrire un posto caldo a chi, trovandosi bloccato, non poteva raggiungere casa. «Siamo sommersi dalla neve – ha dichiarato in un breve messaggio video pubblicato sulla sua pagina Facebook -, abbiamo tutti gli operai e i tre mezzi fuori, ma riusciremo forse ad aprire una sola carreggiata delle strade principali, più di così non riusciamo perché non sappiamo dove mettere tutta questa neve». Oggi uscirà con i tecnici per un sopralluogo sui siti valanghivi, mappati dopo Vaia, per capire i punti a rischio di possibili smottamenti. Il consiglio ribadito anche dalla Hofer è stato quello di restare a casa e di attendere un miglioramento del meteo perfino per uscire in passeggiata con il cane. Che non si sa mai.

 

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Il Gazzettino